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15/10 2025
Salute

Malformazioni congenite delle pelvi, in Policlinico di Milano un eccezionale intervento

Giovanni (nome di fantasia) è inseparabile dai suoi dinosauri, nella sua stanza al terzo piano del padiglione in cui è ricoverato in attesa del suo quarto intervento chirurgico, lui non pensa ad altro che a muovere i suoi beniamini dal lenzuolo al cuscino e da qui alla sedia accanto al suo letto. Non conosciamo quali avventure prendono forma nella mente di Giovanni ma sappiamo che di imprese coraggiose, lui ne sa già molto.

Giovanni è nato con una malformazione congenita rarissima della pelvi che interessa organi genitali, vescica e retto che ostacola lo sviluppo dell’ano, dei genitali e dei condotti che dall’intestino permettano l’evacuazione. La visita e gli esami del controllo morfologico che si effettuano al quarto mese di gravidanza evidenziano già chiare caratteristiche di questa condizione al punto che Ester, la mamma di Giovanni, e suo marito, non ci pensano due volte a percorrere oltre 900 km per incontrare gli specialisti del Policlinico di Milano e farsi seguire dal team di Diagnosi Prenatale.

Le malformazioni urogenitali associate al tratto intestinale sono rarissime: non possono essere definite ereditarie ed è a oggi difficile stabilire una causa con certezza. Vi sono vari livelli di arresto dello sviluppo degli organi interni: nel caso di Giovanni hanno riguardato i genitali, l’ano e parte dell’intestino. Questa condizione va monitorata durante la gravidanza affinché si possa poi prontamente intervenire al più presto dopo la nascita del bambino.

Abbiamo conosciuto la famiglia di Giovanni e seguito lo sviluppo del feto con controlli regolari – premette Ernesto Leva, direttore del Dipartimento Area Materno Infantile del Policlinico di Milano e docente all’Università degli Studi di Milano -. Il bimbo è nato nell’Ospedale pugliese attrezzato e più vicino alla residenza della famiglia. È stato poi trasferito subito in Policlinico di Milano per permettere ai nostri team di ricostruire l’intera anatomia senza compromettere l’attività degli organi circostanti, trattandosi di aree estremamente piccole: su questo tipo di malformazioni, seppur così rare, la chirurgia pediatrica del Policlinico vanta la maggior esperienza a livello nazionale e tra le maggiori a livello europeo con bambini che ci vengono trasferiti anche dall’estero”.

Gli interventi a oggi sono stati 3: uno subito alla nascita, un secondo a 5 mesi di vita e il terzo, il più impegnativo dopo il compimento del primo anno.

Per correggere la deformità, è stato necessario intervenire chirurgicamente in più momenti. Innanzitutto si procede con una colostomia, che consiste nel creare un canale tra colon e l’esterno al fine di permettere la fuoriuscita delle feci. Giovanni ha dovuto affrontare due interventi propedeutici per permettergli a 15 mesi di età di essere sottoposto dall’équipe multidisciplinare del Policlinico di Milano a una vera e propria ricostruzione dell’area urogenitale: per questo tipo di malformazioni complesse, infatti, qui giungono famiglie da ogni parte d’Italia e d'Europa in quanto possono trovare una struttura di riferimento a livello internazionale.

Il complesso e lungo intervento è durato 11 ore e ha coinvolto il Team di Chirurgia Pediatrica, il Team di Urologia Pediatrica e il Team di Ortopedia e Traumatologia, quest’ultima coinvolta nella delicata fase di ricostruzione del bacino. Accanto a loro, è stato preziosissimo il contributo del team di anestesisti dedicato all’ambito materno infantile e al team infermieristico che non soltanto in sala operatoria, ma anche in reparto e durante i controlli medici ha assistito Giovanni e i suoi genitori.

Un quarto intervento è invece necessario per la chiusura della colostomia e, dunque, del percorso chirurgico del piccolo. Da qui, inizierà la parte più impegnativa del percorso: il raggiungimento di una continenza.

Come sarà la vita di Giovanni da bambino, ragazzo e poi adulto? Come quella di tutti i suoi coetanei. Il percorso di follow up a lungo termine prevede che il paziente sia monitorato negli anni dello sviluppo affinché con la crescita non si presentino eventuali problematiche correlate alla sua malformazione congenita ma nessuna attività sportiva o sociale gli è preclusa, potrà giocare con i dinosauri finché ne avrà desiderio e dedicarsi al più presto a nuove ed entusiasmanti avventure.

Gli specialisti del Policlinico di Milano saranno in grado di seguire Giovanni e la sua famiglia ancora a lungo in quanto qui è possibile supportare la transizione del paziente pediatrico all’età adulta, una capacità quasi unica di cura che può mantenersi ad altissimi livelli nel paziente da 0 a 100 anni.

 

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Nella foto, accanto al prof Ernesto Leva in centro e poi da sinistra: Felisia Di Loreto, Ilaria Marcoccio, Franco Iolanda, Mario Scirocco, Nicoletta Nicolino, Martina Ichino, Jonn Yiga, Antonio Di Cesare, Dionisio Cumba, Alessia Zucaro, Franci Ndoj, Carola D’Agostino, Giulia Del Re, Alberto Colesanti.

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