Diventare genitori con la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)

Ogni anno nascono circa 6 mila bambini alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano: è uno dei due Ospedali in cui vengono alla luce più bimbi in tutta Italia. Di questi 6 mila, almeno un bambino al giorno - tutti i giorni - nasce grazie alle tecniche della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Fino a pochi anni fa lo scenario era molto diverso, ma sono stati fatti passi da gigante grazie alla ricerca. Oggi le percentuali di successo sono decisamente migliori rispetto al passato, anche se non ancora ottimali: il picco è del 44%, con quasi un tentativo su due che va a buon fine, ma le percentuali calano con l'avanzare dell'età della donna che cerca una gravidanza.

Quello della Procreazione Assistita è un percorso lungo e complesso, che ha bisogno del migliore supporto clinico e psicologico perché una coppia possa affrontarlo con serenità. Per questo abbiamo chiesto di raccontarcelo al team di esperti di Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico di Milano, che ogni anno seguono quasi 1000 coppie.

 

Che cos'è la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)?

La PMA è un insieme di tecniche che hanno l'obiettivo di incrementare le probabilità di incontro tra i gameti maschili (spermatozoi) e quelli femminili (ovociti). La scelta della procedura adatta dipende principalmente dalla causa di infertilità della coppia; si segue un principio di gradualità, partendo dalle tecniche meno invasive sia da un punto di vista tecnico che psicologico, per passare eventualmente a quelle più complesse in caso di bisogno.

La tecnica più semplice è l’inseminazione intrauterina (IUI, IntraUterine Insemination). E' minimamente invasiva e consiste nell’iniettare il liquido seminale, precedentemente trattato in laboratorio, direttamente nell’utero della paziente, agevolando l’incontro tra spermatozoo e ovocita. La fecondazione avviene quindi all’interno del corpo della paziente; al contrario nelle tecniche di fecondazione in vitro, che sono più complesse e invasive, la fecondazione avviene in laboratorio.

 

Per chi è indicata la PMA?

La condizione necessaria per poter accedere alle tecniche di PMA con il servizio pubblico è che si sia riscontrata una condizione di infertilità nella coppia. L'infertilità è considerata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità una vera e propria patologia, e come tale deve essere gestita. Per infertilità si intende l'assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti mirati non protetti. Purtroppo l'infertilità è un fenomeno in crescita che riguarda circa il 15-20% delle coppie, ed è determinata da diversi fattori. Tra i più importanti ci sono l'età avanzata della donna che cerca di avere un figlio (secondo alcuni studi sarebbe significativa anche l'età avanzata dell'uomo), l'uso di droghe (compreso il cosiddetto doping, cioè l'uso di steroidi anabolizzanti nello sport ma anche per il body-building), l'abuso di alcool, il fumo, le infezioni sessuali. Influiscono anche l'obesità o la magrezza eccessiva, perché entrambe portano a squilibri ormonali e mestruali. Tutti questi fattori sono connessi a condizioni cliniche che possono causare infertilità.

 

Quali possibilità di successo ci sono con le tecniche di PMA?

Le percentuali di successo dipendono da diversi fattori, e uno di questi è proprio l'età della donna. Al Policlinico di Milano, per le donne con meno di 32 anni le chance sono del 44%: quasi un tentativo su due va a buon fine. Le possibilità però calano con l'avanzare dell'età, arrivando al 35% per le donne fino ai 35 anni, e si dimezzano al 23% per quelle fino ai 40 anni. Il limite per poter accedere alle tecniche di PMA nel servizio pubblico è di 45 anni, dove le chance di successo si riducono ulteriormente (9%).

Nonostante gli innumerevoli studi scientifici e le continue innovazioni tecnologiche, il tasso di successo delle tecniche ha quindi ancora ampi margini di miglioramento. La probabilità cumulativa di ottenere una gravidanza dipende da tanti fattori, ma considerandoli tutti insieme è stata calcolata essere circa il 20-30% per ciclo.

 

Quali coppie possono accedere alla PMA in Italia?

L’accesso alle tecniche di PMA è consentito dalla legge solo alle coppie formate da maggiorenni eterosessuali, coniugate o conviventi, in cui entrambi siano viventi e in età potenzialmente fertile. L’accesso alla tecniche di PMA è consentito solo se l’infertilità non è risolvibile altrimenti. Affidandosi ad un centro specializzato nelle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita, la coppia potrà quindi approfondire gli aspetti della propria eventuale infertilità, gestirla al meglio e - se non è risolvibile - scegliere insieme agli esperti il percorso più adatto per cercare di ottenere una gravidanza con le procedure della PMA.


Aggiornato alle 10:00 del 18/10/2023