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25/07 2023
Salute

Infezioni, abitudini scorrette, e il tempo che passa: ecco tutti i fattori che possono compromettere la fertilità

— Lino Grossano, con la consulenza scientifica di Edgardo Somigliana

A volte il desiderio di avere un figlio deve fare i conti con i sempre più frequenti problemi di fertilità a cui vanno incontro le coppie. La vita negli ultimi decenni è cambiata drasticamente rispetto al passato, e questo ha avuto grandi ripercussioni sulle chance della riproduzione, nel bene e nel male: le possibilità di carriera per le donne sono migliorate molto, e questo in qualche caso ha portato a posticipare un'eventuale gravidanza; sono dilagate nuove malattie come l'HIV, oppure sono tornate malattie come la clamidia e la gonorrea, che possono compromettere la fertilità. E poi è cambiato lo stile di vita, che nonostante un apparente benessere ha compromesso seriamente la qualità di ovuli e spermatozoi. La fertilità, insomma, non si può mai dare per scontata: per questo ne abbiamo parlato con Edgardo Somigliana, direttore del Pronto Soccorso e Accettazione Ostetrico Ginecologica e Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico di Milano.

 

Quali sono le condizioni che possono compromettere la fertilità?

La fertilità è una funzione fisiologica, e come tale risente di tutto ciò che incide sulla nostra salute. Proprio come avviene ad esempio per la prevenzione dei tumori, la fertilità è qualcosa che dobbiamo proteggere e preservare sin da piccoli. Infatti, uno stile di vita corretto è fondamentale per la fertilità: a comprometterla ci sono ad esempio l'obesità, una vita troppo sedentaria, il vizio del fumo, un'alimentazione sregolata. Per alcune coppie può incidere molto anche la componente psicologica e l'insicurezza, che generano stress e in qualche modo possono ostacolare un'eventuale gravidanza. Insomma, ci sono tantissimi elementi da tenere in debita considerazione.

 

Anche le malattie sessualmente trasmissibili possono incidere sulla fertilità?

Sì: le cause classiche di infertilità sono l'infezione da clamidia e da gonorrea, due malattie che molti credono relegate al passato ma non è assolutamente così. Al contrario, sono purtroppo molto frequenti a causa del mancato utilizzo del preservativo nei rapporti occasionali. Quando negli anni '80 si è diffuso per la prima volta l'HIV c'è stato un importante aumento dell'utilizzo di preservativi, che hanno protetto le persone anche contro le altre malattie sessualmente trasmissibili. Purtroppo, negli anni questa precauzione è andata calando: è vero che l'HIV è diventato sempre più curabile, ma rimane pur sempre un virus che costringe a terapie che durano tutta la vita. Il mancato uso del preservativo ha poi fatto tornare altre malattie sessualmente trasmissibili, che anni fa erano molto meno diffuse proprio perché le precauzioni erano maggiori.

Bisognerebbe investire di più sull'informazione, sul sensibilizzare i giovani: il profilattico non protegge solo da gravidanze indesiderate, ma anche la salute della coppia e la fertilità.

 

Quanto incide invece il "fattore tempo"?

Pianificare una gravidanza per tempo è fondamentale, e si deve cominciare presto. E' un po' un paradosso, perché la nostra è una società che tende a posticipare molte cose, nella quale si pensa che un bambino "lo si potrà fare anche più avanti". Purtroppo biologicamente non è così: l'età è un fattore molto negativo, sia per la donna sia per l'uomo. La fertilità ha delle sue regole che non si possono ignorare. Il fumo di sigaretta ad esempio danneggia la riserva ovarica: significa che rovina in qualche modo la qualità e la quantità degli ovuli fertili di cui una donna può disporre. Una ragazza di 18 anni che fuma potrebbe non pensare a questo tipo di effetto negativo, eppure dovrebbe pensarci: perché oltre al ben più conosciuto rischio di tumore ai polmoni, sta rischiando di trovarsi anni dopo a volere un bambino e a non riuscirci. Per questo preservare la fertilità è importante fin da giovanissimi.

 

Le donne però cercano una gravidanza sempre più tardi.

E' vero, attualmente è abbastanza frequente che una donna abbia la sua prima gravidanza a 35 anni. Anni fa veniva usata una brutta espressione, quella della 'primipara attempata', per descrivere questo fenomeno che rimane molto attuale. E' indubbio che le coppie si spingono a cercare e a progettare una gravidanza sempre più tardi. I motivi di tutto questo sono tanti e diversi, e purtroppo le regole della società e gli impegni di tutti i giorni non aiutano. Ma ovviamente è un aspetto negativo, perché idealmente dovremmo fare i figli quando siamo ancora giovani, molto giovani.

 

22 Settembre - Giornata nazionale informazione e formazione sulla fertilità