Musica in corsia: canti di Natale e dolci note in allegria, quando in Ospedale torna il sorriso
— di Valentina Castellano Chiodo
Una lezione-concerto in ospedale fra i reparti e per i giovani ricoverati in pediatria: emozioni, applausi e il potere della musica come terapia
Violino e violoncello rallegrano il cuore mentre gli archetti fanno vibrare le note di Jingle Bells, il piano e la fisarmonica del tango Oblivion di Piazzola hanno un ritmo malinconico e la magia del Natale diventa più vicina ascoltando i flauti dello Schiaccianoci di Tchaikovsky…Questi e altri brani del repertorio delle feste sono stati eseguiti dai ragazzi del Liceo Musicale Giuseppe Verdi di Milano, che hanno suonato e cantato in alcuni reparti del Policlinico di Milano per condividere insieme l’energia dei brani natalizi e con i giovani pazienti ricoverati hanno trascorso un’ora di spensieratezza e sorrisi, confermando la forza della Musica come sostegno, rifugio e terapia.
Questo è stato possibile anche grazie al sostegno della Fondazione Monzino che con il liceo milanese promuove “Musica in Corsia”, un progetto legato alla musica come forma di comunicazione profonda, considerata un vero e proprio dono etico nei luoghi di cura: lo scopo è quello di offrire momenti di condivisione per i bambini e i giovani, integrandosi con l’attività della Scuola in Ospedale, elemento essenziale del percorso terapeutico, che garantisce ai degenti il diritto all’istruzione, contribuendo al loro equilibrio psicofisico e mantenendo un legame con la quotidianità scolastica.
Forti applausi, ma anche un grande ringraziamento è stato condiviso anche da tutto lo staff della Gastroenterologia ed Epatologia e nei reparti di Pediatria della Clinica De Marchi. Per scambiarsi gli auguri i ragazzi del coro, accompagnati dalla compositrice Silvia Zaru, cantano Imagine e poi augurano ai bimbi e ai loro coetanei di trascorrere il Natale con serenità intonando Happy Christmas (War Is Over), un altro brano manifesto di John Lennon, sperando per loro una pronta guarigione e salutandoli con le parole:
“And so this is Christmas (War is over) E così è Natale (La guerra è finita)
For weak and for strong (if you want it)… Per i deboli e per i forti (se tu lo vuoi)
A very Merry Christmas And a happy new year Uno splendido Natale e un felice anno nuovo
Let’s hope it’s a good one Speriamo che sia uno buono
Without any fear Senza niente da temere!”