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23/11 2023
Attualità

Storie di mamma a lieto fine

— di Monica Cremonesi

Maria Yoko ha solo 1 anno e non sa ancora che la vita della sua mamma potrebbe diventare un libro o anche una serie tv. Già perché la biografia di Nicla, questo è il nome della sua mamma, è certamente speciale. La sua storia, seppur giovane, è costellata di episodi che lasciano il segno e che diventano tra le difficoltà e la gioia un esempio di come la vita va vissuta anche in presenza della malattia. Un vero “viaggio dell’eroe” per usare una espressione tipica di chi scrive le sceneggiature.

Partiamo dall’inizio. Nicla nasce in Franciacorta, dove vive tuttora. A soli 18 mesi le viene diagnostica la Fibrosi Cistica. La Fibrosi è una patologia genetica che colpisce le vie respiratorie e che a causa di accumuli di muco, difficile da espellere, provoca danni a diversi organi e infezioni polmonari continue.

Una malattia non facile da spiegare ma che Nicla racconta cosi: “Certo questa condizione non aiuta a vivere con semplicità le piccole cose quotidiane ma grazie a medici della Clinica De Marchi del Policlinico, esperti e gentili, sono riuscita a crescere serena senza troppi limiti e senza pregiudicare le mie attività scolastiche e le mie relazioni sociali. Essermi ammalata da piccola mi ha aiutato a convivere con la malattia".

Un altro episodio speciale arriva quando Nicla ha solo 22 anni. I polmoni sono allo stremo e il trapianto rimane l’unica soluzione. Nicla e la sua famiglia si rivolgono sempre al Policlinico, e questa volta il team della Fibrosi Cistica si consulta con i colleghi della Chirurgia Toracica. Il trapianto è inevitabile.

“Già alle scuole Superiori le difficoltà aumentavano, entravo spesso in ospedale, avevo limitazioni eccessive alla mia vita e anche le terapie con farmaci diventavano ormai inefficaci. L’alternativa alla morte senza respiro nel letto era il trapianto. Ero fiduciosa nel dopo tanto che la lettera delle contrindicazioni al trapianto l’ho letta solo dopo averla firmata!. Percentuali e dati non mi interessavano. La mia determinazione alla vita mi guidava senza dubbi”.

Un passo dopo l’altro e trascorrono 10 anni. Nel frattempo si sposa con Marco, con cui da anni condivideva una storia d’amore. E poi arriva la scelta di diventare genitori. “Questa nostra decisione non è stata da tutti condivisa perché comunque non mettevo in sicurezza la mia salute. A dirla tutta anche Marco aveva i suoi dubbi perché non osava mettere in pericolo la mia salute così tanto agognata, ma ho sempre voluto diventare mamma e quindi ho dato spazio al nostro desiderio. C’è chi suggeriva di evitare di subire stress e chi invece di affrontare la gravidanza con serenità perché era già successo ad una altra ragazza con Fibrosi Cistica di diventare mamma: in particolare le ginecologhe della Clinica Mangiagalli del Policlinico mi hanno informata e avvisata delle attenzioni del caso. Ho fatto qualche esame in più ma posso dire di aver affrontato un percorso gravidanza come tutte le ragazze che come me seguivano il corso pre parto del Policlinico. Ero serena. Mi dicevo 'Un passo alla volta'. E così il 12 luglio 2022 nasce Maria Yoko alla Clinica Mangiagalli del Policlinico".

Nicla vuole mandare un messaggio a tutte le persone che come lei si trovano ad affrontare per esempio anche la gravidanza in presenza della malattia: fare un passo alla volta senza pensare di non riuscire a superare gli ostacoli che la vita ci presenta. La differenza sta nel saperli affrontare. In salute e in malattia.

La biografia di Nicla non è rimasta sulla carta ma è diffusa in gesti grazie al suo impegno come volontaria per la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, e anche per l’Aido. Insomma è una influencer di energia positiva.

PS.

Maria Yoko: Yoko significa figlia del sole, ragazza positiva ed ottimista. Come la sua mamma