#PASSAPAROLA. Caring Nurse al Pronto Soccorso del Policlinico di Milano
— Paola Iuorio
«Sapete se mio marito sta bene? È entrato da tanto… ci sono notizie?»
«Mia madre è arrivata in ambulanza poco fa… potete dirmi cosa è successo?»
Sono domande che riecheggiano spesso nella sala d’attesa del Pronto Soccorso, pronunciate da chi vive momenti carichi di ansia e incertezza. Altre richieste emergono con la stessa urgenza: «Dopo gli esami potrò riportare mia figlia a casa?» oppure «È normale che stia passando così tanto tempo?».
Trovare risposte immediate non è semplice: medici e infermieri sono concentrati sulle cure, impegnati nei trattamenti e negli interventi più urgenti. Chi aspetta fuori, però, percepisce quel silenzio come un vuoto e si sente spesso senza un riferimento chiaro a cui rivolgersi. Così l’ansia cresce, insieme al timore per chi è dietro quelle porte, e ogni minuto senza informazioni pesa più del precedente. L’attesa diventa faticosa, a volte persino motivo di tensioni nei confronti del personale sanitario che sta lavorando per aiutare.
Lo stesso senso di smarrimento può essere vissuto dai pazienti: non sapere quando arriverà un risultato, cosa comporterà un accertamento o se si dovrà restare in ospedale genera inquietudine e un forte bisogno di essere accompagnati.
Per garantire un contatto costante e umano tra chi cura e chi attende, nel Pronto Soccorso del Policlinico di Milano è presente il Caring Nurse, una figura dedicata all’accoglienza, alla comunicazione e al supporto emotivo.
Chi è il Caring Nurse? È una figura specializzata che segue pazienti e familiari lungo tutto il percorso in Pronto Soccorso. Accoglie all’ingresso, orienta tra triage ed esami, spiega con parole semplici cosa significhi il codice colore assegnato, aiuta a comprendere i passaggi successivi e i tempi. La sua presenza ha l’obiettivo di rendere più chiaro un contesto spesso percepito come complesso, offrendo ascolto, rassicurazione e informazioni affidabili. Quando necessario, si attiva per richiedere un sostegno psicologico, sociale o spirituale, evitando che qualcuno resti solo nei momenti più delicati.
Chiara Marta, Coordinatore Infermieristico del Pronto Soccorso dell'Ospedale, commenta: «L'obiettivo è quello di migliorare la comunicazione con i pazienti e i parenti in attesa, aiutare a comprendere il percorso, i luoghi e i tempi. Ci impegniamo a creare un ponte tra chi cura e chi è curato, ridurre l'ansia, far sentire chi arriva in Pronto Soccorso accolto e supportato.» Come spiega Vincenzo De Martino, Direttore della Direzione Aziendale Professioni Sanitarie : «In Pronto Soccorso arrivano persone spaventate, disorientate, che hanno bisogno non solo di cure ma anche di qualcuno che le ascolti e le accompagni. Il Caring Nurse è lì per questo: per prendersi cura delle emozioni, per dare voce alle domande, per trasformare un’attesa difficile in un momento in cui sentirsi visti e sostenuti. Ridurre l’ansia e la frustrazione non è un dettaglio: è parte del prendersi cura.»
Al Policlinico di Milano, il Caring Nurse rappresenta dunque una presenza costante e rassicurante: un punto di riferimento che ascolta, accompagna e sostiene, per far sentire ogni persona meno sola durante l’attesa e lungo tutto il percorso di cura.
Quando lo trovi?
Tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00
Dove?
Tra la sala d’attesa e l’area del triage
Come riconoscerlo?
Indossa una spilletta identificativa
Se hai bisogno, chiedi del Caring Nurse al personale del triage o alla portineria oppure parlaci direttamente se lo incontri!
Ricorda: al Pronto Soccorso non sei solo, il Caring Nurse è al tuo fianco.