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22/09 2023
Salute

Inquinamento Luminoso: il lato oscuro della luce blu di smartphone e tablet

— di Ilaria Coro, con la consulenza scientifica degli specialisti del Policlinico di Milano

Dalla notte dei tempi, l’uomo ha sempre cercato di vincere le tenebre. Era convinto che buio fosse sinonimo di pericolo perché infatti aumentavano le possibilità di essere attaccati da bestie feroci o da altri esseri umani. Ora, però, di luce ne abbiamo fin troppa. Così tanta da aver una luminosità del cielo notturno talmente elevata da coprire la luce degli astri.
Tutta colpa dell’inquinamento luminoso prodotto soprattutto da LED ma anche smartphone, tablet e TV. Un fenomeno in costante crescita che, oltre a mettere in pericolo il piacere di ammirare le stelle, può avere conseguenze sulla nostra salute. L’uso, infatti, sempre più frequente di questi dispositivi elettronici durante la notte, può danneggiare pelle, causare insonnia, irritabilità ed influenzare la produzione di alcuni importanti ormoni.
Per saperne di più su questa forma di inquinamento, abbiamo incontrato Angelo Marzano, direttore della Dermatologia e Stefania Corti, direttore della Neurologia - Malattie Neuromuscolari e Rare, entrambi professori ordinari dell'Università degli Studi di Milano.

Che cos’è l’inquinamento luminoso?
L’inquinamento luminoso è definito come l’uso eccessivo della luce artificiale nelle ore notturne. Oltre ad avere un impatto “astronomico” sulla visione delle stelle, può avere però degli effetti negativi anche sulla nostra salute. Danni che aumentano quando la luce è ricca di raggi blu a minor lunghezza d’onda ma ad alta energia (HEV – High Energy Visible Light). Ad emetterli sono soprattutto LED, lampadine a basso consumo energetico e dispositivi elettronici, che negli ultimi decenni sono sempre più utilizzati con un brusco aumento dell’esposizione alla “luce blu” non solo durante il giorno.

Quali sono gli effetti dei raggi blu sul nostro corpo?

  • Favorisce la comparsa di rughe, macchie e perdita di tono della pelle
    Dobbiamo specificare che la luce blu non ha però solo aspetti negativi perché può anche far bene alla pelle, se usata da mani esperte. In dermatologia, grazie alla sua azione antibatterica e leggermente antinfiammatoria, viene infatti utilizzata nel percorso di cura di alcune malattie cutanee, come ad esempio l’acne, ma anche per trattamenti quali la terapia fotodinamica.
    Ben diverso è il discorso nel caso della luce blu emessa dai device, che invece favorisce la produzione di radicali liberi, molecole responsabili dell’invecchiamento della pelle, della comparsa di rughe - soprattutto intorno agli occhi, di macchie e perdita di tono. L’esposizione alla luce blu nelle ore notturne impedisce alle cellule della pelle di attivare il loro processo di “riparazione” naturale riducendo la produzione di collagene ed elastina - due proteine fondamentali per avere una pelle luminosa e compatta- tra le 23 e le 4 di notte.
     
  • Influisce sul cervello e compromette il sonno ma non solo…
    La luce blu inibisce la produzione di melatonina - ormone che viene rilasciato nelle ore serali e favorisce il sonno, prodotto dall’epifisi o ghiandola pineale del cervello ma solo in assenza di luce. Raggiunge il suo picco tra l’1 e le 3 della notte ed è fondamentale non solo per addormentarsi ma anche per mantenere il sonno nelle ore notturne. Diversi studi hanno dimostrato che le alterazioni del nostro orologio biologico sono collegate all’aumento di malattie cardiovascolari, danni cognitivi, depressione, invecchiamento precoce e sindrome metabolica, con il rischio di sviluppare obesità e diabete.
    Inoltre, la melatonina è un ormone prezioso anche perché è coinvolto in importanti processi biologici. È infatti fondamentale per aiutare la risposta immunitaria, proteggere il sistema nervoso centrale ed è un potentissimo antietà, pure per la pelle.

5 "idee brillanti" per ridurre l'impatto negativo della luce artificiale di notte:

  1. Ridurre il tempo trascorso davanti agli schermi e attivare l’opzione “luce notturna” di smartphone, PC e tablet per limitare l’emissione dei raggi blu.
  2. Evitare di guardare troppo da vicino gli schermi e con una luminosità eccessiva.
  3. Applicare creme ad azione anti-ossidante e con ingredienti che idratano la pelle e diminuiscono la produzione di radicali liberi come il coenzima Q10, la niacimide, il resveratrolo, il licopedene.
  4. Alcuni cibi possono essere un prezioso alleato per ridurre lo stress ossidativo grazie ai carotenoidi anti-ossidanti come la luteina e la zeaxantina contenuti in zucchine, cavolo, spinaci, peperoni, zucca, broccoli, albicocche, avocado, mango, soia, salmone, tonno e tuorlo d’uovo.
  5. Liberare la camera da letto da tutte le piccole luci a LED provenienti da dispositivi elettronici come orologi, caricabatterie e tablet, usare una luce calda gialla non troppo intensa per illuminarla e spegnere smartphone e tablet un’ora o due prima di andare a dormire.