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12/10 2021
Salute

I difetti urologici nei bimbi: come si correggono, le tecniche all'avanguardia, il percorso del Policlinico

  Due settimane possono sembrare un'attesa infinita. Soprattutto quando a dover aspettare è una mamma, con in grembo un bimbo in cui qualcosa forse non funziona come dovrebbe. Bisogna aspettare perché i reni in un feto si sviluppano dopo, e all'ecografia i dottori hanno intuito che potrebbe esserci un problema. Storie come questa se ne vedono tante, all'Urologia Pediatrica del Policlinico di Milano. Per due motivi: il primo è che i problemi urologici congeniti si verificano fino in 6 casi ogni mille nascite, quindi purtroppo non sono così rari. Il secondo è che questo reparto è un vero riferimento per i casi più complessi, e concentra in sé tutte le esperienze necessarie per poter dare una speranza anche alle situazioni più difficili. Per saperne di più ci siamo rivolti al direttore dell'Unità Operativa, Gianantonio Manzoni.


Di che difetti urologici stiamo parlando?

Le anomalie congenite delle vie urinarie sono tra le più comuni malformazioni in età pediatrica. Si verificano da 2 a 6 casi ogni 1.000 bimbi nati, ma la reale incidenza potrebbe anche essere più alta, perché l'effettiva diagnosi viene fatta solamente nei primi mesi o anni di vita. Queste malformazioni congenite possono riguardare soprattutto il rene, l'uretere, la vescica, i genitali, e spesso richiedono un trattamento chirurgico specialistico. Le uropatie ostruttive, in particolare, sono malattie come l'idronefrosi, il megauretere, l'ureterocele o le disfunzioni delle valvole posteriori dell'uretra; possono provocare un danno renale che se non viene adeguatamente curato può portare a una insufficienza renale, talvolta così grave da richiedere addirittura un trapianto. E ancora, il reflusso vescico-ureterale rappresenta una delle principali cause di infezioni delle vie urinarie in età pediatrica.

 

Ci sono "campanelli d'allarme" a cui i genitori possano fare attenzione per scoprire in tempo eventuali difetti urologici del proprio bimbo?

La familiarità, ovvero la maggior predisposizione ad avere una patologia, deve sempre essere tenuta presente. L'ecografia prenatale ha completamente rivoluzionato il nostro approccio diagnostico permettendoci di identificare delle malformazioni davvero molto precocemente addirittura quando sono ancora nella pancia della loro mamma: siamo in grado infatti di individuare eventuali problemi anche in bambini che altrimenti risulterebbero apparentemente sani ed inizialmente asintomatici. E scoprire il difetto urologico per tempo a volte può davvero fare la differenza. Non ci sono però segni particolari a cui i genitori possono prestare attenzione: in realtà, per il tipo di patologie di cui ci occupiamo il primo "campanello d'allarme" è quasi sempre un'infezione alle vie urinarie non ben controllata o sottovalutata.

 

Quali tecniche può mettere in campo il Policlinico per curare i difetti urologici dei bimbi?


La nostra Urologia Pediatrica può vantare una grande esperienza in tutta la chirurgia mini-invasiva e in particolare nella chirurgia robot-assistita, per la quale abbiamo la maggiore casistica a livello nazionale. Abbiamo inoltre sviluppato una significativa esperienza per il trattamento della calcolosi grazie alla collaborazione multidisciplinare con gli urologi e i nefrologi pediatrici, utilizziamo con successo le più sofisticate tecniche endourologiche (chiamate PCNL e RIRS), ed eseguiamo interventi sia di chirurgia ricostruttiva maggiore (complesso estrofico, vescica neurologica) sia di micro-chirurgia ricostruttiva dei genitali (per ipospadia ed epispadia). Per tutti questi ambiti siamo riconosciuti come un Centro di Riferimento nazionale.       
In totale eseguiamo circa 500 interventi chirurgici l'anno per trattare queste patologie: dopo il lockdown dovuto a Covid-19, che ha seriamente limitato tutte le attività chirurgiche, stiamo riprendendo la nostra attività al massimo regime con l'immutato entusiasmo e lo spirito di abnegazione che ci ha sempre motivato nel metterci a disposizione dei nostri piccoli pazienti e delle loro famiglie.

 

Su quali prospettive future potete contare, grazie anche ai progetti di ricerca scientifica?

Come per tutta la moderna Urologia Pediatrica le nostre prospettive devono essere quelle di potere garantire la migliore qualità di vita a tutti i nostri piccoli pazienti anche se affetti da patologie rare e complesse. Stiamo inoltre lavorando a un importante progetto di ricerca di bio-ingegneria tissutale con le cellule staminali, che speriamo possa rivoluzionare la futura chirurgia ricostruttiva dell'uretra. Un ulteriore importante progetto deve essere quello di potere garantire la continuità di cura per tutte quelle patologie complesse e rare che, passando dall'età pediatrica e quella adolescenziale e adulta, devono continuare ad essere seguite con la massima competenza ed attenzione. A differenza degli Ospedali solamente pediatrici, il nostro Policlinico ha tutte le potenzialità multi-disciplinari per poter raggiungere questo ambizioso obiettivo.

 

Un Centro all'avanguardia       
                                                                                                                          
Al Policlinico di Milano è attivo anche il Centro di riferimento per le malformazioni congenite del rene e delle vie urinarie “Sergio Bonelli”, che può contare sulla fondamentale e strettissima collaborazione multidisciplinare tra gli specialisti di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Pediatrico, Urologia Pediatrica e Chirurgia Fetale. L'obiettivo prioritario è quello di proteggere nel modo migliore la futura funzionalità del rene ed in casi molto selezionati possono essere eseguiti anche dei delicati interventi sul feto già in epoca prenatale. Il Centro offre percorsi di cura personalizzati per rispondere alle diverse esigenze dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, compreso un supporto psicologico e sociale grazie anche al supporto dell’Associazione Bambino Nefropatico – ABN Onlus.