notizia
21/01 2020
Attualità

Dal Giappone al Policlinico di Milano, 10 professionisti in visita per esportare la qualità delle cure

— di Lino Grossano

   Nella sanità giapponese ci sarà presto anche un po' di Policlinico di Milano. Questa mattina, infatti, il presidente del Policlinico Marco Giachetti e il direttore generale Ezio Belleri hanno ospitato una delegazione di professionisti della Japan Municipal Hospital Association, ente che ha tra i suoi scopi il costante miglioramento della qualità delle cure nel proprio servizio sanitario. Dieci professionisti tra medici, infermieri, fisioterapisti e tecnici di radiologia di diverse città giapponesi, tra cui Tokyo, Gifu e Kumamoto hanno sorvolato letteralmente mezzo mondo per raggiungere il Policlinico e scoprire come viene gestito un ospedale in Italia, quali sono le dotazioni di una struttura all'avanguardia, e quali migliorie e percorsi siano esportabili nella realtà giapponese.

 

   La delegazione, oltre ad alcuni reparti, ha visitato anche l'Archivio Storico del Policlinico, dove ha potuto ammirare anche un pezzo di Giappone custodito a Milano. Qui infatti sono conservati, tra le decine di migliaia di documenti storici, due curiosità: la prima è la testimonianza di Kumai Akira e della moglie Kaoru, cittadini giapponesi diventati benefattori del Policlinico nel 1998 dopo aver ricevuto cure nel nostro ospedale; la seconda è una collezione di riviste scientifiche in giapponese della prima metà del Novecento, edite a Tokyo (il Japanese Journal of Medical Sciences e il Japanese Journal of Dermatology and Urology), che fanno parte di un costante scambio di dati e informazioni che gli esperti del Policlinico tenevano all'epoca con i loro omologhi d'Oriente. La vera particolarità, però, è un ritratto del benefattore Giovanni Pagani, datato 1870 e custodito nella Quadreria del Policlinico: il suo pittore, Giuseppe Ugolini, fu infatti anche il ritrattista della famiglia reale giapponese.

 

   La Japan Municipal Hospital Association è stata fondata nel 1953 e conta quasi 1.100 membri. In oltre mezzo secolo di attività si è impegnata nella ricerca e nel supporto alla gestione amministrativa degli ospedali e delle cliniche giapponesi, con particolare riguardo ai percorsi di cura, alle regolamentazioni del sistema e alla sua sostenibilità economica.