Menopausa ed Osteoporosi
L’osteoporosi è una patologia nella quale si riduce la quantità di minerali contenuta nelle ossa, rendendo molto più fragile lo scheletro. Questo porta di conseguenza a rendere più probabili le fratture: la più frequente è quella del femore, che a sua volta è legata a diverse altre patologie e ad una mortalità più elevata.
La ridotta densità minerale ossea è comune alla maggior parte delle donne in post menopausa e non rappresenta quindi un fattore discriminante per i pazienti più predisposti alla frattura: non tutte le donne in menopausa, infatti, si fratturano, ma solo quelle che presentano una peggiore qualità dell'osso e un equilibrio instabile con una tendenza a cadere.
Come prevenire l’osteoporosi.
Prevenire l’osteoporosi significa seguire un sano stile di vita e un’alimentazione equilibrata, ma anche sottoporsi ai giusti esami diagnostici ed evitare i fattori di rischio a cui si può andare incontro nella vita di tutti i giorni. Per fare questo, il consiglio degli esperti è fondamentale.
Quali sono le cause?
Le cause possono essere diverse: carenze nutrizionali, problemi metabolici o particolari malattie.
Le terapie farmacologiche risolvono tutti i problemi?
Le terapie con i farmaci permettono solo di dimezzare il rischio di frattura. Purtroppo, solo il 33% delle pazienti segue correttamente la terapia: per questo è molto importante insistere sull’importanza della prevenzione.
L’osteoporosi colpisce solo le donne?
E' una patologia che colpisce entrambi i sessi, ma le donne sono più a rischio: infatti, dopo la menopausa le possibilità di sviluppare l'osteoporosi aumentano di quattro volte.
L'attenzione alle pazienti di sesso femminile è anche nella ricerca: uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, da un gruppo di ricercatori del Policlinico, ha individuato nuovi fattori che qualificano la resistenza dell’osso.
Questi parametri serviranno a diagnosticare in modo più completo il rischio di frattura dovuta all'osteoporosi per le donne che sono in menopausa, e permetteranno quindi ai medici di poter intervenire per tempo con i migliori percorsi di diagnosi e terapia, minimizzando i danni e aumentando la qualità della vita.
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Aggiornato alle 13:07 del 08/02/2021