Salute e disfunzioni del pavimento pelvico nella gravidanza e post-partum
L'approccio integrato nell'accompagnamento delle donne in gravidanza verso percorsi di prevenzione prevede anche un'attenzione specifica alla salute del pavimento pelvico sin dall'inizio della gravidanza, durante il puerperio e già in adolescenza. La Pelvic Unit del Policlinico di Milano vanta una ampia expertise, riconosciuta anche a livello internazionale nella comunità scientifica di riferimento.
Nell’immaginario, quando si parla dei cambiamenti del corpo della donna che si prepara a diventare mamma, ci si concentra sugli aspetti più “poetici”, come il profilo più morbido di pancia e fianchi che si preparano a fare spazio alla vita che verrà, come la pelle che si rivela nella sua straordinaria elasticità. Meno spesso, invece, le donne sono preparate a riconoscere quali modificazioni incideranno sulla salute del pavimento pelvico e in che modo sia possibile preservare la tenuta di muscoli e tessuti, anche come forma di prevenzione per il futuro.
Ne parliamo con la ginecologa Floriana Carbone, responsabile della Pelvic Unit del Policlinico di Milano.
Quali sono le disfunzioni del pavimento pelvico più frequenti?
Tra tutte dobbiamo distinguere 4 tipologie di problematiche. In primis l’incontinenza urinaria che riguarda la perdita involontaria di urina durante sforzi, tosse o attività fisica ed è più frequente nel terzo trimestre e nei primi mesi post partum. Poi c’è l’incontinenza fecale o, al contrario, le difficoltà evacuative, più rare ma molto impattanti: può essere legata a lesioni degli sfinteri durante il parto vaginale. Ancora, il prolasso degli organi pelvici riguarda una sensazione di peso vaginale ed è più frequente dopo parti vaginali multipli. Infine, il dolore pelvico e le disfunzioni sessuali sono causa di dispareunia (dolore durante i rapporti), ipertono o ipotono muscolare, spesso legato a dolore in sede di cicatrice perineale dopo il parto.
Quanto sono frequenti?
Gli studi più recenti mostrano che circa il 50% delle donne in gravidanza o nel post partum presenta almeno un sintomo del pavimento pelvico. In particolare l’incontinenza urinaria in gravidanza riguarda il 30–45%, l’incontinenza urinaria post partum il 20–30%, il prolasso sintomatico il 5–15%, le disfunzioni sessuali il 30–45%, l’incontinenza fecale il 3–6% mentre il dolore pelvico cronico post partum: 10–20%. La prevalenza è più alta in caso di parto operativo (ventosa), lacerazioni di 3^e 4^grado, macrosomia fetale età materna avanzata e condizione di sovrappeso e obesità.
Come cambia la qualità di vita di chi ne soffre?
La sintomatologia può essere fortemente limitante, soprattutto quando interferisce con le attività quotidiane, l’esercizio fisico, la sessualità, il sonno, l’autostima e il benessere psicologico. Studi internazionali indicano che molte donne tendono a normalizzare il problema o non riferirlo al medico, ritardando la diagnosi. Circa il 50% delle donne con disfunzioni del pavimento pelvico soffre di depressione, ansia e disturbi mentali associati al problema ginecologico.
Come si arriva a diagnosi corretta?
La valutazione del pavimento pelvico può essere effettuata da specialisti in Ginecologia e Ostetricia con adeguata expertise, dal fisiatra specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico o dall’ostetrica specializzata. Gli strumenti diagnostici prevedono la visita clinica ed esame obiettivo pelvi-perineale, la valutazione della forza muscolare (scala di Oxford), l’ecografia perineale 2D/3D e l’ecografia endoanale, le prove urodinamiche, la manometria anorettale (per disturbi evacuativi) e la defecografia o RMN dinamica in casi complessi.
I percorsi attivi alla Pelvic Unit del Policlinico di Milano
Il Policlinico di Milano rappresenta un centro di riferimento nazionale per la salute ginecologica della donna, con un’offerta multidisciplinare integrata. Alle donne sono proposti:
- percorso offerto già in gravidanza e post partum con corsi di prevenzione di gruppo
- valutazione clinica ed ecografica specifica del pavimento pelvico
- riabilitazione del pavimento pelvico gestita da ostetriche specializzate con terapia manuale e tecnologie avanzate (radiofrequenza, onde d’urto, sedia elettromagnetica)
- programmazione chirurgica
- percorso per esiti traumatici del parto
- gestione delle lesioni perineali, dolore e disfunzioni post partum
- ambulatorio multidisciplinare con Coloproctologia Per incontinenza fecale, stipsi cronica, dissinergia e gestione dei casi chirurgici
Quali tecnologie oggi sono disponibili per il trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico?
Il Policlinico di Milano dispone di alcune tecnologie non disponibili spesso nei centri pubblici come la possibilità di eseguire l’ecografia perineale 3D/4D ad alta definizione, la sedia elettromagnetica e radiofrequenza quadripolare, il Biofeedback di ultima generazione e le terapie fisiche mirate come le onde d’urto e la stimolazione tibiale posteriore. Allo studio, sono previste innovazioni come i sensori perineali per il monitoraggio domiciliare e modelli predittivi basati su AI per valutare rischio di disfunzioni dopo il parto.
La ricerca scientifica sulla salute del pavimento pelvico
La Pelvic Unit del Policlinico di Milano partecipa e coordina diversi studi su:
- prevenzione del trauma perineale nel parto vaginale
- correlazione tra modalità del parto e insorgenza delle disfunzioni pelviche
- utilizzo dell’ecografia 3D /4Dnella valutazione del pavimento pelvico
- esiti a lungo termine delle lesioni ostetriche degli sfinteri (OASIS)
- nuovi protocolli di riabilitazione “early postpartum”
Molti progetti sono svolti in collaborazione con università e centri di ricerca internazionali.
Il Convegno
Le attività della Pelvic Unit del Policlinico di Milano sono state al centro di una delle relazioni dell’Advanced Course alla Fetal Medicine Foundation di Londra alla presenza di circa 2000 partecipanti provenienti da 95 Paesi.