#DonazioneSangue. Due trasfusioni uterine salvano la piccola Gloria. Leggi la sua storia
— di Redazione
Curare, senza smettere mai di cercare la verità, un imperativo necessario quando un quadro clinico appare da subito delicato e rischioso. Alessandra e la sua piccola Gloria oggi stanno bene, ma hanno superato momenti delicati e difficili. Con loro anche il resto della famiglia ha tenuto il fiato sospeso: papà Giuseppe, Ginevra e Giorgio, fratellini maggiori.
La gravidanza è partita in salita dopo il risultato del test di Coombs indiretto: eseguito nel primo trimestre, questo esame serve per identificare precocemente i feti/neonati che rischiano di incorrere in una malattia emolitica e per Alessandra il primo responso è stato come una doccia fredda, una possibile e rischiosa incompatibilità materno/fetale verso l'antigene eritrocitario "Kell". Gli anticorpi anti-Kell possono causare, infatti, anemia fetale.
Senza indugio, i medici hanno suggerito alla famiglia di Alessandra di proseguire gli accertamenti alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, a oltre 1.000 km di distanza da casa. Qui i professionisti della Patologia della Gravidanza, i colleghi della Diagnosi Prenatale e Chirurgia Fetale, e della Medicina Trasfusionale insieme al personale ostetrico e infermieristico hanno accolto una coppia preoccupata, ma anche molto fiduciosa nel lavoro degli specialisti.
Quello che dopo diversi accertamenti è risultato evidente, è che la piccola stava subendo non gli effetti dell'anticorpo anti-Kell, ma quelli del Parvovirus B19 e si era anemizzata. Grazie a 2 trasfusioni intrauterine con il sangue di due donatori dedicati, i livelli di emoglobina si sono gradualmente ripristinati e oggi la piccola Gloria è una deliziosa bambina che cresce sana in una splendida famiglia che ha imparato a girare l'Italia in camper!
Donare il sangue è un gesto che dà speranza e può cambiare il destino di molte persone. Anche di quanti stanno leggendo ora questo messaggio.