notizia
25/12 2021
Attualità

Lucia e la fiducia tradita

— di Redazione

L’avevamo fatto tutte, come tutte l’avevano fatto prima di noi: trovarsi ore prima della festa, provare i vestiti, truccarsi a vicenda. Era giugno, a giorni sarebbe iniziata la maturità e tutto quello che desideravamo era festeggiare la fine d i un percorso e l’inizio del nostro futuro. Quando io e Alice siamo arrivate c’era praticamente tutta la scuola: abbiamo fatto la foto di rito all’ingresso, poi abbiamo raggiunto i nostri amici nel prato. “Basta stare qui fuori a prendersi male! Venite a b allare!” ho preso Alice e Luca per mano, li ho trascinati dentro con me e gli altri ci hanno seguiti. Abbiamo ballato, riso, pianto per l’emozione. Era tutto meraviglioso, finché non ho visto il mio ex ragazzo nella folla: “Cosa ci fa qui? Non lo voglio ve dere.” “Lascialo perdere. Andiamo fuori a farci un giro.” In molti, poi, mi hanno chiesto perché avessi seguito Luca nel prato, perché mi fossi stesa accanto a lui. L’ho fatto perché lo conoscevo da anni, perché siamo stati mille volte da soli, perché era il mio migliore amico. O almeno credevo lo fosse, finchè non mi sono trovata con il suo peso addosso e le sue mani sotto il vestito. In seguito mi ha detto che l’aveva fatto in amicizia. Che con quel vestito non sembravo la solita. Che pensava che lo voles si anche io. E la cosa più terribile è che forse ci avrei anche creduto, se nel mentre Alice non mi avesse convinta ad andare al Centro Anti Violenza del Policlinico di Milano. Anche solo andarci mi ha dato il coraggio di chiamare quello che era successo c on il suo nome, un nome che fa paura: violenza. Ma la cosa più straordinaria è stata il supporto che ho ricevuto in questi mesi terribili, grazie al quale sto riuscendo a ritrovare la fiducia e a superare la vergogna: è tutto quello che desidero per questo Natale.

 

A Natale aiutaci a dare un lieto fine alle emergenze.

DONA ORA