notizia
25/12 2021
Attualità

Cristiano, salvato due volte

— di Redazione

Mentirei se dicessi che mi ricordo come sono andate le cose. Stavo guidando per tornare a casa dalla mia ragazza dopo una serata con amici e devo essermi addormentato – o almeno, questa è l’ipotesi più accreditata . Sono finito fuori strada e la macchina si è completamente accartocciata su se stessa: quando ho visto le foto mi sono chiesto come abbiano potuto tirarmi fuori di lì. In realtà tirarmi fuori è stato il minore dei problemi, considerando che quando sono ar rivato al Policlinico di Milano avevo l’aorta rotta e un trauma all’addome così esteso da aver distrutto il fegato. Di solito basta una di queste due cose per morire, averle entrambe contemporaneamente ha fatto di me un caso particolarmente sfortunato, come dice la mia ragazza. Sopravvivere a entrambe ha fatto di me un caso unico al mondo, come dicono i medici del Policlinico. È merito loro se sono qui a raccontarlo. Non si sono fatti scoraggiare dalle mie gravissime condizioni e hanno agito come una vera s quadra allargata, dal Pronto Soccorso alla Chirurgia Vascolare, dalla Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato alla Terapia Intensiva Adulti. Un insieme straordinario di competenze e professionalità diverse che hanno agito in sinergia e con prontezza tali. .. non mi stupirei se questo loro esempio farà scuola in tutto il mondo. L’hanno fatto perché è il loro lavoro, la loro missione. Ma io non posso fare a meno di sentire che l’hanno fatto anche per me, per permettermi di tornare davvero, infine, dalla mia ragazza e passare un altro Natale con lei. Non li ringrazierò mai abbastanza.

 

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