notizia
12/10 2020
Attualità

#HOPEONLUS. Al via la mostra fotografica #Covid-19@storiedisperanza

— di Redazione

40 scatti di medici, infermieri e volontari esposti in Corso Vittorio Emanuele a Milano dal 12 ottobre  fino al 10 gennaio 2021 per raggiungere poi Bergamo, Brescia, Londra, Parigi e San Paolo. Guarda la gallery dell'inaugurazione

Il progetto fa parte del Programma Umanitario Pluriennale di Hope Onlus “#Covid-19 con Hope” in corso in Italia e all’estero per rispondere all’emergenza pandemica in corso ed è realizzato in collaborazione con il Policlinico di Milano.

 

 

I protagonisti del Policlinico di Milano


Antonio Pesenti 68 anni, Direttore Dipartimento di Anestesia-Rianimazione ed Emergenza Urgenza, Ospedale Policlinico di Milano

“Per tutti: si prepara una catastrofe sanitaria. Peggio del terremoto. Qui non finisce in un giorno, e nemmeno in una settimana. Non è la peste nera, ma nemmeno una banale influenza. Non andate in giro. State a casa. In reparto: la sfida è mantenere il contatto umano attraverso scafandro, maschera e tutta la bardatura. Straordinario quanto si può dire con gli occhi. A me stesso: malati che continuano ad arrivare, sempre di più, ogni giorno. Che fare? Ce la faremo. Ce la faremo. Forza".
 


Giacomo Grasselli 49 anni, Responsabile UOS Rianimazione e Terapia Intensiva, Ospedale Policlinico di Milano

“Paura. Per i pazienti, per i medici e gli infermieri, per le loro e nostre famiglie. Angoscia. Per i familiari dei pazienti, a cui non è neanche concesso di tenere la mano dei propri cari. Ma anche senso di appartenenza e fiducia nello spirito di collaborazione che ha garantito a un numero enorme di malati una possibilità di cura. E consapevolezza che nulla sarà mai come prima.”
 


Angelica Perazzoli 55 anni, Infermiera Coordinatore Terapia Intensiva, Ospedale Policlinico, Milano

“Quotidianamente cerco di aiutare i medici che assistono le persone ammalate ed i loro parenti; la differenza tra chi presta le cure e chi le riceve si fa sempre più sottile. Giorno dopo giorno devo catalogare, con la speranza di poterli un giorno riconsegnare, foto, indirizzi, chiavi, fedi. Persone a me sconosciute si fanno improvvisamente “prossime”. Chiedo perdono per aver violato quell’intimità. Dentro tutti noi l’inverno, fuori la primavera.”
 


Paolo Taccone 45 anni, Dirigente Medico Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, Ospedale Policlinico, Milano
 

“Come medico ho lavorato insieme a tanti altri per evitare che il covid mettesse in ginocchio le terapie intensive della mia regione. Come uomo ho vissuto il senso di impotenza e la preoccupazione per i miei cari, quando mi sono ammalato di covid con tutta la mia famiglia, bambini inclusi. Ora sento il dovere di aiutare i popoli di tutto il mondo, portando macchinari salvavita agli ospedali più bisognosi. Combattendo uniti, come umanità, non ci faremo rubare il futuro.”