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23/02 2018
Salute

La cura delle cronicità in Lombardia: quale futuro per i pazienti affetti da psoriasi?

— di Redazione

La cura delle cronicità in Lombardia: quale futuro per i pazienti affetti da psoriasi? Questo il titolo del tavolo di confronto promosso oggi all’Università Statale di Milano da LEO Pharma - società specializzata a livello globale in ricerca e sviluppo di farmaci per la cura di malattie per la pelle - con il contributo scientifico di esperti del Policlinico di Milano.

Il tavolo vede la presenza di rappresentanti delle istituzioni lombarde, associazioni mediche, specialisti e Medici di Medicina generale, con l’obiettivo di definire lo stato dell’arte e le prospettive nella gestione e cura dei pazienti affetti da psoriasi che impatta in maniera significativa sulla qualità della vita del paziente affetto da psoriasi; malattia che in Lombardia colpisce circa 19.000 persone, con un incremento del 53% tra il 2007 e il 2017 (fonte Open Data Lombardia).

La Riforma Sanitaria lombarda ha nella gestione delle cronicità uno dei suoi pilastri fondamentali e in questa fase di competizione elettorale sono diverse le posizioni in campo rispetto all’implementazione dei percorsi di cura per le cronicità.

Paolo Pozzolini, Country Lead di LeoPharma, ha riportato alcuni dati del World Psoriasis Happiness Report 2017, evidenziando come “Nei casi di cronicità è fondamentale che anche il sistema di cura sia in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze del paziente. Per questo abbiamo voluto mettere a disposizione degli attori del sistema lombardo la nostra ricerca, affinché possa essere di supporto alla definizione di percorsi di cura dei pazienti affetti da psoriasi.

Lo studio condotto dall’Happiness Research Institute in collaborazione con LEO Innovation Lab è una delle più grandi ricerche a livello mondiale sull’impatto psicologico della psoriasi. Per quanto riguarda il deficit di felicità tra la popolazione generale e le persone malate di psoriasi, su 19 paesi esaminati l’Italia si attesta al 16 posto, indice che la psoriasi è una malattia che condiziona ancora in maniera significativa gli aspetti di vita, di relazione e professionali.

Emilio Berti, Direttore Unità Operativa Complessa di Dermatologia Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico: “La Lombardia ha all’attivo numerose esperienze e sperimentazioni sulla cura della psoriasi, un laboratorio importante che come Policlinico vogliamo sostenere e su cui il Dipartimento di Dermatologia del Policlinico investe molte risorse e attenzioni, con l’obiettivo di aiutare i pazienti a convivere con una malattia cronica che tocca la quotidianità delle loro vite”.

In Italia i pazienti affetti da psoriasi dichiarano un livello di stress particolarmente elevato, ma il dato che colpisce di più è quello relativo al supporto e alla comprensione del medico. Il 47% degli intervistati non si sente compreso dal proprio medico e il 64,96 % ritiene che il sistema sanitario non abbia come obiettivo principale quello di migliorare le proprie condizioni di salute.

“Formazione, collaborazione e confronto tra gli attori del sistema, è l'unica ricetta per individuare processi di supporto e cura del paziente cronico affetto da psoriasi. Solo così si possono generare sistemi assistenziali efficienti e impatti positivi sul livello di qualità della vita del paziente“ – ha affermato il Presidente SideMAst Piergiacomo Calzavara Pinton.