Regolamenti e procedure

Regole per brevettare

In Italia, il dipendente di enti pubblici è titolare esclusivo dei diritti derivanti dall’invenzione brevettabile e ha diritto personalissimo ad essere riconosciuto autore dell'invenzione (art. 65. C.P.I., D. Lgs. 10 febbraio 2005 nr. 30). La prima decisione che deve quindi prendere un ricercatore è se conservare o cedere tali diritti brevettuali e se affrontare in proprio i costi e i rischi economici correlati, oppure condividerli. Nel caso in cui il ricercatore decida di procedere indipendentemente, è tenuto a darne comunicazione al TTO dell’ente per cui lavora. Nel caso in cui, invece, il ricercatore proponga alla Fondazione di acquisire la titolarità dell’invenzione, potrà usufruire delle competenze e dei servizi del TTO durante tutto il percorso brevettuale. La Fondazione ha approvato il regolamento interno in materia di proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico e ha istituito una procedura interna per la proposta di deposito di domande di brevetto. E’ stato inoltre approvato il regolamenvto congiunto tra la Fondazione e l’Università degli Studi di Milano in materia di proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico. Il regolamento disciplina i rapporti in merito alla titolarità ed alla gestione dei diritti d’utilizzazione economica delle invenzioni, conseguiti mediante attività di ricerca scientifica gestita e/o finanziata congiuntamente dalla Fondazione e dall’Università.

Procedura di deposito

L'inventore o gli inventori afferenti alla Fondazione che intendano cedere i diritti patrimoniali di deposito e di sfruttamento commerciale dell’invenzione (depositata a nome della Fondazione), mantengono la titolarità morale della scoperta. Per iniziare la procedura di deposito è necessario compilare un’apposita scheda fornita dal TTO. La pratica, comprensiva della scheda (che può essere integrata a discrezione degli inventori), dell’esame della prior art e dell’istruttoria elaborata, viene presentata al Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione (CTS), l’advisory board presieduto dal Direttore Scientifico e composto da medici, ricercatori e tecnici con funzioni consultive e di supporto all’attività clinico-scientifica e di ricerca. Il CTS esprime un parere sull'opportunità di deposito della domanda di brevetto, valuta le possibilità economiche e di sviluppo dello stesso, suggerisce l'opportunità o meno di proseguire nelle azioni brevettuali, vigila sulla correttezza e sulla congruità delle clausole brevettuali che regolano la proprietà intellettuale nei contratti stipulati dall'Università.

Fasi successive

L’estensione all’estero della domanda di priorità e, ancor più, le fasi nazionali di una domanda PCT internazionale (Patent Cooperation Treaty) devono essere motivate da una concreta possibilità di valorizzazione commerciale del brevetto. Qualora la Fondazione decida di abbandonare la domanda di brevetto, è concesso agli inventori prioritaria facoltà di rilevare la domanda di brevetto stessa.