Acne, una malattia non solo degli adolescenti. Cosa fare? Risponde il dermatologo
— Valentina Meschia, con la consulenza scientifica di Andrea Sechi, dermatologo
Brufoli e punti neri, altro non sono che manifestazioni di una condizione chiamata in ambito medico acne vulgaris.
L'acne può colpire chiunque e a tutte le età: è più comune negli adolescenti e nei giovani, ma può manifestarsi anche in età adulta. Durante l’adolescenza colpisce maggiormente i maschi, mentre se si manifesta in età adulta è più frequente nelle donne.
Ma a cosa è dovuta? Come intervenire? Ne abbiamo parlato con Andrea Sechi, dermatologo del team della Dermatologia nell’Ospedale.
Che cos’è l’acne?
L’acne è una infiammazione cronica dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee annesse (unità pilosebacea).
Come si manifesta?
È caratterizzata da quelli che in medicina vengono definiti comedoni, comunemente chiamati punti neri e bianchi, e papule/pustole, i cosiddetti brufoli. Nei casi più gravi, anche cisti e cicatrici. Queste lesioni cutanee sono localizzate principalmente su volto, collo, petto, spalle e schiena, e possono essere accompagnate da altri sintomi come eritema e iperpigmentazione. L’impatto psicologico può essere significativo, con aumento del rischio di ansia e depressione.
Quali sono le cause?
I meccanismi principali che possono portare all’insorgenza di acne sono: l’eccesiva produzione di sebo (ipersecrezione sebacea) provocata dagli androgeni, l’ipercheratinizzazione (ispessimento) del follicolo per accumulo di cellule morte, la colonizzazione batterica da Cutibacterium acnes e l’infiammazione locale.
Si può prevenire?
La prevenzione si basa principalmente su una corretta igiene cutanea, evitando prodotti cosmetici comedogenici, cioè che facilitano l’ostruzione dei follicoli e, per quanto possibile, sula riduzione di fattori di rischio come dieta ad alto indice glicemico e consumo di latte.
Quali trattamenti?
I trattamenti variano in base alla gravità. Per forme lievi si raccomanda l’uso di terapie locali come retinoidi topici, perossido di benzoile e antibiotici topici; per forme moderate-severe si associano gli antibiotici orali, la terapia ormonale e, nei casi refrattari, l’isotretinoina orale, un farmaco derivato dalla vitamina A. Le terapie fisiche (peeling chimici, fototerapia) ed alcune nuove opzioni come i probiotici e alcuni farmaci biologici sono correntemente in fase di studio.
Infine, nel corso della vita si manifesta nello stesso modo?
L’acne dell’adulto non è identica a quella dell’adolescente, si distinguono principalmente per la localizzazione delle lesioni e la gravità, ma condividono i meccanismi di insorgenza. Nello specifico si può dire che l’acne adulta, o tardiva, in genere colpisce le donne sopra i 25 anni e si associa più spesso ad una condizione di iperandrogenismo, alla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e ad alterazioni ormonali, e si caratterizza per una tipica localizzazione a livello della regione mandibolare e mentoniera con lesioni infiammatorie profonde (cisti) o macchie. Mentre l'acne adolescenziale è più frequente nella zona T del viso (l'area che include fronte e naso), schiena e petto, e si manifesta con punti neri, bianchi e brufoli dovuti principalmente agli squilibri ormonali della pubertà.