
Dalla pergamena ai file multimediali: un archivio “sempre” più moderno
— di Valentina Castellano Chiodo
Continua la digitalizzazione dei documenti antichi dell’Archivio Storico con riproduzioni per letture comode e ad alta definizione
Prosegue la campagna di acquisizione di immagini digitali dei documenti medievali del Policlinico di Milano. L’Archivio Storico custodisce infatti tutti i documenti amministrativi prodotti o ricevuti dall’Ospedale Maggiore sin dalla sua fondazione: le serie cominciano con le pergamene relative agli ospedali medievali di Milano e del suo Ducato aggregati a metà Quattrocento, fino ad oggi: certificati e documenti che riguardano l’amministrazione, la contabilità e il personale, ma anche l’edificazione e la manutenzione degli edifici ospedalieri, come anche gli acquisti, gli appalti e gli approvvigionamenti, la preziosa gestione del patrimonio immobiliare in città e in Lombardia, nonché i carteggi della direzione medica (non è conservata la documentazione sanitaria, fatta eccezione per i registri dei ricoveri dal 1899 al 1972).
Le nuove acquisizioni delle pergamene medievali sono permesse grazie al lavoro della professoressa Marta Mangini, docente ordinario di Paleografia e Scienze del libro e del documento, del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano, che ne ha finanziato l’operazione. Nel 2024 sono state acquisite le immagini digitali di 1.047 pergamene, comprendendo tutti i documenti fino al XII secolo, i documenti del fondo “Famiglie” fino a tutto il XIII secolo e il fondo “diplomi” fino al sec. XIV, a cui si aggiungono cambiali, frammenti e il cosiddetto fondo “tamburelli”.
Complessivamente sono stati generati 5.271 files (per 295 GigaBite) e nell’estate 2025 è in corso l’acquisizione di altri 313 documenti (fino a tutto il XIII secolo) collocati nel fondo “Aggregazioni” e che si riferiscono agli antichi ospedali (Passo del Lucomagno, Prato Ticino, S. Ambrogio, Brolo, S. Caterina, Colombetta, S. Croce, S. Dionigi, S. Lazzaro, Madonna Bona, S. Vincenzo, S. Gerardo), oltre che delle abbazie di Ganna, Morimondo e Sesto Calende. Questo lavoro molto accurato e delicato, che riguarda documenti rari e dai contenuti ancora oggi importanti permette la disponibilità di riproduzioni ad alta definizione, la consultazione degli stessi anche da remoto, oltre a consentire ingrandimenti e miglioramento dell’immagine per una più agevole lettura.
Le splendide sale storiche che ospitano l’Archivio Storico furono costruite nel 1637, grazie all’ampliamento dell’antico complesso ospedaliero (grazie ai fondi giunti con l’eredità di Giovan Pietro Carcano). Il capitolo d’estate e capitolo d’inverno, come vengono tutt’oggi chiamate, erano due ambienti dedicati alle riunioni del "Capitolo", ovvero il consiglio d’amministrazione ospedaliero che vi si riuniva periodicamente fino al 1796.
In foto il documento relativo alla donazione del 28 agosto 1091 con il quale i coniugi Lanfranco e Frasia della Pila fondano l’ospedale di San Simpliciano.