
#RASSEGNASTAMPA. Dalla sala operatoria al Pronto Soccorso: l’AI entra al Policlinico di Milano, ma non sarà digitalizzazione. Matteo Stocco su Il Sole 24 ORE
Il direttore generale del Policlinico Matteo Stocco: "AI non significa digitalizzazione, ma l’opportunità di cambiare in meglio l’organizzazione a vantaggio della clinica, ma soprattutto dei pazienti".
Investimenti per un milione di euro per agevolare l'ingresso dell'Intelligenza Artificiale in corsia e in sala operatoria. Dal prossimo autunno un utilizzo più esteso dell'algoritmo sarà a disposizione dei professionisti anche negli interventi di chirurgia generale e nei trapianti di organi, ad esempio, così come in alcuni ambulatori specialistici e nella diagnosi di diverse tipologie di malattie rare fino al lavoro in Pronto Soccorso, là dove la prima assistenza ai pazienti richiede accuratezza e rapidità cruciali.
Il direttore generale del Policlinico di Milano Matteo Stocco ha spiegato sulla colonne de Il Sole 24 ORE perché siamo di fronte a un potenziale in grado di migliorare la qualità dell'assistenza e della cura: "AI non significa digitalizzazione, ma l'opportunità di cambiare in meglio l'organizzazione a vantaggio della clinica, ma soprattutto dei paziente".
Il progetto è supportato dall'Università Statale di Milano e si articola su tre livelli. La prima piattaforma, in fase di realizzazione, sarà disponibile anche come app allo scopo di supportare i pazienti: passo dopo passo, un "assistente virtuale" affiancherà il cittadino in tutto il percorso di cura programmando e prenotando visite e supportandolo, ad esempio, su tutto quesllo che serve sapere prima di una visita o un esame.
Un'altra funzionalità, già in fase di test prima del collaudo, servirà per ridurre al minimo il tempo di redazione dei documenti grazie a un sistema autonomo in grado di registrare, trascrivere ed eseguire i comandi vocali dello specialista aggiornando e monitorando le cartelle cliniche e la documentazione sanitaria.
Ancora, in fase di studio di fattilità, si lavora per un progetto di programmazione chirurgica "smart": l'obiettivo è ottimizzare i processi operativi che incidono sui tempi d'attesa e sui costi di gestione.