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29/10 2020
Salute

Influenza, gli anziani sono più a rischio. Ecco perché è importante vaccinarsi

Si sta avvicinando come ogni anno la stagione influenzale, anche se quest'anno la situazione è complicata dalla presenza in contemporanea del nuovo coronavirus. La Covid-19, infatti, causata dal virus Sars-CoV-2, provoca dei sintomi che possono essere confusi con quelli dell'influenza classica e questo può creare difficoltà nella diagnosi tempestiva. Dato che tra le persone più a rischio ci sono i soggetti fragili e gli anziani abbiamo rivolto qualche domanda a Tiziano Lucchi, geriatra del Policlinico di Milano.

 

Quanto è importante prevenire l'influenza stagionale, specialmente negli anziani?

Nei paesi industrializzati l’influenza rappresenta la terza causa di morte per malattie infettive dopo l’AIDS e la tubercolosi. Si stima che in Italia l’influenza e le sue complicanze causino ogni anno circa 8.000 decessi. Nonostante la fascia di età più colpita sia quella tra gli 0 e i 14 anni, è stato osservato che nelle persone con più di 65 anni si osserva il maggior tasso di ospedalizzazione: il 50-70% dei ricoveri per influenza coinvolge proprio i pazienti anziani, così come il 70-85% dei decessi legati a questa malattia.

In particolare i “grandi anziani”, ossia le persone con più di 85 anni, rispetto alle persone tra i 65 e i 74 anni hanno un tasso di ospedalizzazione da 2 a 6 volte maggiore, e una più alta probabilità di sviluppare polmonite o di andare incontro a morte.

 

A cosa è dovuta questa maggiore aggressività dell'influenza negli anziani?

La maggior probabilità di complicanze e di morte è solo in parte causata ad un calo delle difese immunitarie dovuto all'età. Molto spesso il virus influenzale aggrava le condizioni già compromesse di soggetti fragili in quanto affetti da altre patologie, in particolare respiratorie e cardiovascolari. Ed è proprio quest'ultimo aspetto, che correla l'aumento delle patologie croniche con l'aumentare dell'età, ad aver indotto molti Paesi compresa l’Italia ad abbassare a 60 anni la soglia a partire da cui è raccomandata la vaccinazione.

  

Quali sono i vantaggi della vaccinazione nelle persone anziane?

Gli anziani sottoposti a vaccinazione antinfluenzale vanno incontro ad un minor numero di ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie e ad una minore incidenza di scompenso cardiaco e di mortalità per ogni causa rispetto agli anziani non vaccinati. Nell’anziano, oltre alla vaccinazione anti-influenzale, è consigliata anche la vaccinazione antipneumococcica.

In Italia nella stagione invernale 2019-2020 la copertura vaccinale per l’influenza negli anziani è stata del 54,6%, quindi più alta rispetto al 16,8% della popolazione generale ma ancora ben al di sotto del target del 75% raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La raccomandazione è ancora più forte in questo periodo di emergenza, proprio per contribuire a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus.