notizia
30/11 2018
Salute

In guardia contro l'AIDS!

— di Virginia Alessio, con la consulenza scientifica di Alessandra Bandera, infettivologa del Policlinico di Milano

Sono passati quasi quarant’anni dall’inizio della sua diffusione, eppure ancora oggi l’Hiv non perde la sua forza, arrivando a colpire in Italia circa 4 mila persone l’anno. Quando si tratta di contagio non servono paure e pregiudizi, ma solo prendere le decisioni giuste per se stessi e per gli altri, senza mai sottovalutare il rischio. Come? Con la prevenzione (sempre), facendo il test dell’Hiv, e parlando con il proprio medico per chiarire ogni dubbio e ricevere il supporto adeguato. Per combattere un nemico, però, bisogna conoscerlo: chiariamo alcuni dubbi su questa malattia e vediamo come difendersi al meglio.

Come agisce il virus? L’Hiv (virus dell’immunodeficienza umana) si trasmette principalmente con scambio di sangue e di secrezioni infette (esclusa la saliva), tramite contatto diretto o strumenti come aghi e siringhe. Il virus è in grado di attaccare le naturali difese dell’organismo e di indebolirle progressivamente. Se non viene trattato in tempo, causa la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), che compromette gravemente il sistema immunitario e lo rende più soggetto a sviluppare infezioni e tumori.

Come si previene? La maggior parte delle infezioni da Hiv è dovuta a rapporti sessuali non protetti, che causano il 90% delle nuove diagnosi di sieropositività (cioè di contagio). Per questo motivo si deve sempre utilizzare - correttamente! - il profilattico, che è il mezzo più sicuro per prevenire il virus e altre malattie sessualmente trasmissibili (come sifilide, gonorrea e clamidia).

Come capire se si è affetti? Sottoporsi al test dell’Hiv è di fondamentale importanza per tutti, e non solo quando si è corso un rischio infettivo. Verificare la propria condizione è il modo migliore per togliersi ogni dubbio, e poter eventualmente iniziare il prima possibile la terapia. Il test si effettua in forma anonima con un semplice prelievo di sangue. In caso di dubbi, è indispensabile parlare con un medico infettivologo, che sappia indicare il percorso giusto da intraprendere in base al caso specifico.

Quali farmaci sono disponibili? Grazie ai continui progressi scientifici, l’Hiv è una patologia cronica con cui oggi si può convivere. I pazienti affetti dal virus intraprendono, in accordo con il medico, una terapia a base di farmaci antiretrovirali, che prevede di assumere una pillola al giorno. Esistono anche le profilassi pre e post esposizione, da concordare sempre con uno specialista, nel caso in cui si verifichino episodi ad alto rischio di infezione.

Dove andare? Al Policlinico di Milano gli specialisti in Malattie Infettive si dedicano quotidianamente a prevenire, diagnosticare e curare l’Hiv, così come altre infezioni (ad esempio Epatite C e B, ma non solo). Qui i pazienti sieropositivi trovano percorsi terapeutici specifici, in cui la collaborazione tra specialisti di diversi ambiti garantisce un’assistenza completa. Oltre all'ambulatorio dedicato ai soggetti con infezione da HIV, sono presenti anche reparti di ricovero, un Servizio di distribuzione farmaci in ospedale, e consulenze infettivologiche personalizzate.

Per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e fornire le giuste informazioni sulla malattia, il 1° dicembre di ogni anno si tiene la Giornata mondiale contro l’AIDS: un’occasione in più per lasciarsi alle spalle ogni timore e affrontare la vita con più consapevolezza.

 

(articolo tratto da Blister - Storie dal Policlinico per curare l'attesa, numero 05)