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06/05 2022
Salute

I papà del nuovo millennio

— di Valentina Meschia

È nato. E dopo tanta attesa, mamma e papà possono abbracciare il loro bebè. E se durante la gravidanza il bimbo o la bimba venivano solo immaginati, dopo il parto i sogni lasciano posto alla realtà e inizia una nuova avventura di coppia, quella di essere genitori.

Tanta gioia da una parte, dubbi e preoccupazioni dall’altra: al nuovo arrivato basta un attimo per cambiare le abitudini della coppia sempre più intenta ad accudire il proprio piccolo tra una poppata, un cambio di pannolino e la nanna. Se un tempo era la mamma ad occuparsi principalmente del piccolo, soprattutto nei primi mesi, negli ultimi anni i papà fin da subito partecipano attivamente alla crescita dei loro bambini. E non solo: si preoccupano della loro partner e del suo stato emotivo e di salute. I papà di oggi si informano e fanno molte domande.

Cosa posso fare? È uno dei primi dubbi che si pone il futuro papà per essere un buon padre da una parte e un compagno presente dall’altra, attento alle esigenze di mamma e bambino.

I corsi di accompagnamento alla nascita sono un'importante occasione per la coppia per vivere la gravidanza, il parto e i primi giorni con maggior serenità e consapevolezza. Il Consultorio Familiare del Policlinico di Milano per ‘stare più vicini’ al papà ha avviato degli incontri rivolti solo a loro per un momento di confronto e condivisione, ma soprattutto per poter dare risposta ai loro interrogativi.

Mi riconoscerà? Coinvolgere il neo papà in tutte le attività del piccolo aiuta a rafforzare il legame ed instaurare fin da subito una relazione, vivendo più da vicino la paternità

Come posso aiutare la mia compagna? Non esiste una formula magica. Ogni coppia è un'entità unica. L’ascolto e la comunicazione sono fondamentali per condividere le proprie emozioni, gioie e difficoltà, e gestire insieme la situazione.

Posso dare il latte al bebè? Sia in caso di allattamento artificiale sia nel caso in cui la mamma si tira il latte, il papà può contribuire alla ‘poppata’ vivendo questo momento di intimità con il proprio piccolo e permettendo alla compagna di riposare, uscire, dedicare del tempo a sé stessa.

Dopo il parto, quanto tempo deve passar prima di avere rapporti sessuali? Se non ci sono complicazioni ginecologiche è importante trovare il tempo per la propria intimità. L’attività sessuale in genere riprende dopo 4-8 settimane dal parto. L’arrivo del bebè può però portare a mancanza di desiderio sessuale in entrambi, dovuta sia a una componente emotiva sia ormonale. In camera da letto non si dorme più in due, ma in tre; il nuovo arrivato assorbe tutte le energie della coppia; e spesso il partner teme che fare l’amore possa interferire con l’allattamento e l’essere mamma.

La nascita di un bambino quindi porta con sé gioia, ma anche la ricerca di nuovi equilibri. La scienza ha evidenziato come l’arrivo del bebè causi nei neo papà un calo temporaneo dei livelli di testosterone, l’ormone che stimola la spermatogenesi e il desiderio sessuale (libido ed erezione). Questo cambiamento ormonale rende i papà più amorevoli, premurosi, dolci e protettivi, amplificando la loro predisposizione a prendersi cura di mamma e bambino.

 

Sindrome del papà incinto

Il futuro papà potrebbe presentare alcuni dei sintomi e comportamenti tipici della gravidanza come aumento di peso, livelli ormonali alterati, nausea mattutina e disturbi del sonno.

Anche i papà possono avere il baby blues

Senso d’inadeguatezza, angoscia, tristezza, crisi di pianto, ansia e depressione, sono sintomi legati all’umore che possono colpire non solo le mamme dopo il parto, ma anche i neopapà.

 

Articolo tratto dal magazine Blister, storie dal Policlinico per curare l'attesa

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