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03/11 2023
Salute

Verruche, micosi, calli e vesciche: gli ospiti indesiderati dei nostri piedi

— di Ilaria Coro con la consulenza scientifica di Angelo Marzano, direttore della Dermatologia del Policlinico di Milano

I nostri comportamenti possono evitare la comparsa di alcuni disturbi e malattie. Una regola che vale anche per la salute dei piedi, minacciata da calzature scomode che promuovono la nascita di fastidi come vesciche e callosità. Fare attenzione a dove mettiamo i piedi è il primo passo per stare alla larga anche da altre noiose seccature. Camminare scalzi in docce e spogliatoi di palestre, spiagge e piscine, ma anche in giardino o nel verde, può, infatti, favorire sgradevoli incontri. Sì, perché caldo, umidità e luoghi affollati facilitano la trasmissione di ospiti indesiderati colpevoli, ad esempio, di verruche e micosi. Piccoli disturbi in grado però di influenzare l’intero benessere del nostro corpo, in particolare se conviviamo con qualche malattia che riduce le nostre difese immunitarie o che rallenta la guarigione delle ferite (come nel caso del diabete).
E allora come non inciampare in pericolosi passi falsi? Lo abbiamo chiesto ad Angelo Marzano, direttore della Dermatologia del Policlinico di Milano e professore ordinario dell’Università degli Studi di Milano.

 

Che ruolo hanno le scarpe nella salute dei nostri piedi?

Una calzatura scomoda può causare uno sfregamento eccessivo della cute o un appoggio del piede sbagliato che porta a caricare sempre nello stesso punto: il risultato è la nascita di vesciche o callosità.

VESCICHE
Come si manifestano: si tratta di bolle piene di liquido provocate dalla rottura dei legami che tengono uniti gli stati della pelle. Le vesciche sono fastidiose ma anche molto dolorose quando vanno incontro a rottura, diventando una porta d'ingresso per le infezioni, qualche volta anche gravi.
Cure: In commercio esistono cerotti specifici da applicare per favorirne la guarigione. Se la rottura si è già verificata, è fondamentale non staccare la pelle e disinfettare la zona, coprendola poi con una medicazione morbida e sterile da cambiare ogni giorno fino a guarigione.

CALLI
Come si manifestano: sono ispessimenti della pelle provocati da traumi meccanici ripetuti dovuti all’appoggio scorretto del piede associato all’uso di scarpe sbagliate. Inizialmente, hanno una funzione protettiva ma, con il passare del tempo, possono diventare un vero e proprio disturbo che condiziona negativamente la postura e l’andatura.
Cure: non affidarsi a metodi “fai da te” per evitare ferite, abrasioni e infezioni date dall’uso improprio di strumenti e creme. È importante rivolgersi a specialisti in grado suggerire accorgimenti ad hoc per trattarli e prevenirne la formazione, correggendo magari proprio la modalità di appoggio del piede.

CONSIGLI
In linea di massima è buona regola alternare le calzature in uso, “far mettere in forma” dal calzolaio le scarpe che fanno male, massaggiare con creme emollienti i piedi dal basso verso l’alto per facilitare la circolazione e fare attenzione alle calzature estive perché, se il piede non è contenuto bene e il tallone fuoriesce, si potrebbe creare un cordone calloso su tutto il retropiede. Se tutto questo non funziona, è bene correggere l’appoggio ed individuare la tipologia di calzatura più adatta con l'aiuto di uno specialista.
Anche i materiali con cui sono fatte le calzature sono importanti per evitare anche altri disturbi, come lo sviluppo delle micosi.

 

Come si presentano le micosi dei piedi?

Le micosi più frequenti sono due: il “piede di atleta” o “tinea pedis” e le onicomicosi.

“PIEDE DI ATLETA”
Come si manifesta: all’esordio si nota un po' di arrossamento, desquamazione e delle "spaccature" soprattutto tra il quarto e il quinto dito, che possono essere accompagnati da un lieve prurito. Il “piede di atleta” prende il nome dal fatto che sia tipico degli sportivi. Indossare scarpe con suole di gomma durante gli allenamenti favorisce, infatti, la sudorazione e la macerazione facilitando la proliferazione dei funghi.
Cure: Se non trattata tempestivamente con terapie locali o con farmaci da assumere per bocca, la micosi può diventare cronica e diffondersi a tutta la pianta, che si presenterà desquamata e pruriginosa, arrivando a interessare anche il palmo delle mani. Il rischio di ricaduta in estate è alto perché aumenta il sudore all’interno delle scarpe. In questi casi si può effettuare un trattamento preventivo con polveri che assorbono il sudore a cui si può aggiungere un antimicotico.Sarà anche buona norma consigliare ai pazienti interessati di asciugare bene gli spazi fra le dita dopo la doccia o altre attività che prevedano il contatto con l’acqua.

ONICOMICOSI
Come si manifestano: spesso colpiscono inizialmente una sola unghia, cambiandone il colore e rendendola più spessa e allo stesso tempo più fragile.
Cure: Per quanto riguarda le onicomicosi, all’inizio si utilizza uno smalto antimicotico che deve essere applicato per 6 - 12 mesi, finché si rigenera completamente l’unghia. Anche in questo caso, la cura deve iniziare il prima possibile per evitare complicazioni come la caduta dell’unghia, che genera fastidio e dolore, e la trasmissione dell’infezione anche alle altre unghie. Gli smalti infatti funzionano solamente nelle forme più superficiali di onicomicosi, mentre per le altre forme è quasi sempre necessario associare una terapia per bocca.

CONSIGLI
Per prevenire lo sviluppo di entrambi le micosi è fondamentale scegliere scarpe realizzate con materiali traspiranti, un’accurata igiene personale e, nel caso del "piede di atleta", asciugare bene gli spazi fra le dita dopo la doccia o altre attività che prevedano il contatto con l’acqua.

 

Spesso si sente parlare di verruche plantari. Cosa favorisce la loro formazione?

Camminare scalzi in luoghi umidi e molto frequentati, come spiagge e piscine, aumenta le possibilità di entrare in contatto con questo particolare agente infettivo. Lo sviluppo della verruca dipende però anche dalla propria risposta immunitaria, sia in senso generale che a livello della pelle.

Come si manifestano: Si tratta di formazioni causate dal Papilloma virus umano - conosciuto anche come HPV – che penetra nelle cellule dello stato più esterno della pelle della pianta del piede, causandone la proliferazione. Dal momento che la pianta del piede è costantemente sottoposta al peso del nostro corpo, la verruca non riesce a crescere verso l’esterno, ma avanza verso l’interno, provocando dolore
È bene precisare che esistono numerosi sottotipi di HPV e quelli responsabili delle verruche plantari sono diversi da quelli coinvolti nello sviluppo delle neoplasie del tratto riproduttivo femminile.
Cure: La guarigione può essere anche spontanea ma i tempi possono essere lunghi. Conviene quindi trattarle con sostanze in grado di favorirne la rimozione. La cura può durare settimane o anche mesi e capita che i pazienti non riescano ad essere costanti nella terapia. Per questo possono scegliere anche altri approcci. Ad esempio, la crioterapia - che con l’uso dell’azoto liquido in spray consente di congelare le lesioni – e la diadermocoagulazione – che brucia le verruche grazie alla corrente elettrica ad alta frequenza.

CONSIGLI
Per prevenire la loro formazione, il primo passo è evitare di camminare a piedi nudi in piscina, spogliatoi, docce comuni, bagni turchi e saune e non condividere asciugamani e ciabatte.