notizia
03/01 2020
Attualità

Non per vantarmi, ma sono sempre in testa

— di Nino Sambataro

Buongiorno a tutti, mi presento: sono il vostro cervello. Sì, proprio il cervello, quello che vi portate sulle spalle, chiuso dentro la testa, in modo da non perderlo e non dimenticarlo. Sono il “capoccia”, il boss, quello che coordina la baracca e prende tutte le decisioni importanti. Anche molte di quelle che sembrano autonome dipendono dal sottoscritto. In effetti, molte cose le faccio in automatico, senza doverci pensare troppo.

Molti credono che la mia attività si limiti alla formulazione di pensieri, elucubrazioni, progetti, riflessioni. Magari fosse così semplice! La verità è che la maggior parte delle mie attività non c’entrano niente con la “riflessione filosofica”. Se dovessi mettermi a pensare ogni volta che coordino i piedi, mentre cammino, fareste davvero poca strada… Idem per la vista: voi vedete chiaramente la realtà prima di andarci a sbattere contro, proprio perché lavoro molto velocemente, e senza troppi discorsi. Certo, poi sono anche capace di grandi ragionamenti o calcoli molto complessi. Tutto quello che di buono c’è al mondo, l’arte, la cultura, la scienza, le ho realizzate io. Non lo dico per vantarmi, è una pura e semplice constatazione.

Purtroppo ci sono tante persone che mi usano anche per fini poco nobili, questo è vero. Posso diventare un’arma letale, ne sono consapevole e non ne vado fiero. Confido che l’evoluzione, questa lenta, inesorabile forza della natura, limiti col tempo le mie parti più primitive e sviluppi quelle più ragionevoli e sensate.

La cosa divertente, se così si può dire, è che ancora oggi si sa poco sul mio conto. Come tutte le persone di fascino, sono misterioso. Sapevate ad esempio che sono più attivo mentre si dorme piuttosto che durante la veglia? Il che forse spiega perché talune persone dormano in piedi… Inoltre, nonostante la mia importanza sono relativamente piccolo, in quanto rappresento solo il 2% della massa totale del corpo. Ma la dimensioni non sono tutto. Infatti, da solo uso il 20% dell’ossigeno e il 20% del sangue in circolo.

In ogni caso, ho chiesto questo spazio sulla rivista per rivolgervi un appello. Sì, un appello per la mia salvaguardia e salute. Molti si prendono cura dei bicipiti, dei tricipiti e persino dei glutei, più che del cervello! Altri pensano alla dieta, oppure vanno dal medico per controllare altri miei nobili e importanti colleghi, come il cuore o il fegato. Ma sappiate che anche io ho bisogno di cure. Non datemi per scontato. Anche se sono la sede del pensiero sono fatto di materia, come il resto del corpo.

Mi permetto pertanto di darvi qualche piccolo consiglio pratico: primo, ho bisogno di dormire, se possibile almeno 7 ore per notte. Secondo, la buona e la cattiva alimentazione hanno effetti positivi o nocivi anche sul sottoscritto. Non posso fare pubblicità, mi limito a consigliare cibi ricchi di Omega3. Assolutamente, dovete smettere di fumare. Il fumo non fa male solo ai polmoni! Stesso discorso vale per l’alcol. In eccesso intossica sia me che il fegato.

Oltre ad evitare le cattive abitudini, potete adottarne di buone. Ad esempio, la lettura è cibo per la mente, nel senso che la tiene fisicamente in vita. Stesso discorso vale per la buona musica, le attività culturali, ma anche i giochi intelligenti (tipo il sudoku o i cruciverba) o le attività rilassanti, come cucinare o fare giardinaggio. Inoltre è stato dimostrato che coltivare le amicizie e avere buone relazioni mi fa bene non solo in senso “morale”, ma anche fisico. Perché, non mi stancherò mai di ripeterlo, sono fatto di cellule come il resto del corpo. Potrei continuare con gli esempi. I dottori possono darvi molti consigli. Eppure, credo che, per capire certe cose, non serva essere scienziati, basti usare un po’ di… eh, sì, proprio di cervello.

 

Tratto da Blister, il magazine del Policlinico per curare l'attesa