09/03 2022
Salute

Appunti per giovani uomini: la prima visita andrologica

— di Ilaria Coro

Al cambio dell’ora, prima di iniziare la lezione di latino, Luca non riusciva a ripassare perché era distratto dai discorsi che stavano facendo le sue compagne. Parlavano della loro prima visita ginecologica. Si scambiavano opinioni e raccontavano com’era andata, contente di aver potuto finalmente chiarire i loro dubbi che riguardavano le mestruazioni, i cambiamenti del loro corpo e le prime esperienze sessuali. Ciascuna di loro si era sentita a proprio agio davanti al medico, e così avevano potuto chiedere senza vergognarsi o sentirsi giudicate, come invece può succedere quando si parla di queste cose con i genitori.

Anche il corpo di Luca stava cambiando: la voce era diventata più profonda, il corpo più massiccio, la pelle della faccia più ruvida perché iniziava a spuntare la barba, ed erano cambiate anche le dimensioni di pene e testicoli. Come qualsiasi adolescente, Luca aveva tante domande sulla sfera sessuale ma non sapeva a chi chiedere. Cercando nel web ne aveva viste di tutti i colori. Da solo aveva capito che alcune cose erano veramente assurde e che non erano vere. Mentre per altre, era un po’ confuso... "Non è giusto. Dovrebbe esserci un dottore anche per noi ragazzi" aveva pensato Luca, ignorando che in realtà quel medico esiste e si chiama andrologo.

Di solito le mamme ci tengono che le figlie adolescenti facciano una prima visita dal ginecologo. Spesso, invece, per i maschi non c’è questa attenzione. Molti genitori pensano che sia necessaria solo quando ci sono delle problematiche, senza considerare l’importanza di fare prevenzione. Ne abbiamo parlato con Maria Pia Serrago, androloga dell’Urologia del Policlinico di Milano.

E’ utile una visita andrologica per un ragazzo che non abbia particolari problemi?

La visita andrologica è uno passaggio fondamentale nella vita dei nostri ragazzi. Così come le ragazze eseguono una prima visita ginecologica tra i 16 e 18 anni, anche i maschi dovrebbero fare una visita dall’andrologo nello stesso periodo. Questa visita è importante per controllare che l’apparato sessuale sia in buona salute e per parlare anche delle malattie che si possono trasmettere durante i rapporti sessuali, visto che a quell’età iniziano le prime esperienze in quell’ambito.

In cosa consiste la visita andrologica?

La visita inizia con una conversazione, che serve ad avere un quadro completo sullo stato di salute del ragazzo. Si chiedono anche informazioni sulla sua storia clinica: se ha avuto qualche malattia e se ha fatto qualche intervento chirurgico. Inoltre è importante che l’adolescente dica la verità in merito all’abuso di fumo, alcolici, droghe o sostanze dopanti, tutte abitudini che possono danneggiare la funzionalità sessuale. Altre domande fondamentali riguardano l’erezione, il desiderio sessuale e la presenza di eventuali bruciori quando fa la pipì o durante i rapporti sessuali.
Di solito il ragazzo approfitta di questo momento per chiedere, a sua volta, tutte quelle informazioni su argomenti che per imbarazzo non ha mai affrontato con i genitori.
La visita poi prosegue con l’esplorazione dei genitali esterni, del petto e con la palpazione della prostata. In questo modo si possono diagnosticare varie condizioni: restringimenti (fimosi) della pelle che ricopre la parte terminale del pene, testicoli che non sono scesi nello scroto (la sacca che racchiude il testicolo), infiammazioni della prostata e il varicocele, un ingrandimento delle vene del testicolo. Quest’ultima situazione, se non individuata precocemente, può portare ad una riduzione del volume testicolare e della qualità dello sperma compromettendo la fertilità negli anni successivi. Inoltre durante la visita è possibile diagnosticare un’altra importante patologia che può colpire anche i più giovani: il tumore al testicolo.

Alle donne viene consigliata l'auto-palpazione del seno, per fare prevenzione contro il tumore al seno. A cosa possono stare attenti i ragazzi? Esiste una sorta di auto-palpazione anche loro?

Il tumore del testicolo insorge tipicamente tra i 15 e i 40 anni, senza particolari manifestazioni. Per questo motivo l’auto-palpazione è fondamentale per effettuare una diagnosi precoce.
Durante la visita, l’andrologo insegna l’auto-palpazione del testicolo che poi il maschio dovrà eseguire in autonomia negli anni successivi. L’auto-palpazione testicolare deve essere eseguita una volta al mese, da sdraiati o in piedi, palpando con i polpastrelli i testicoli, uno per volta, lungo tutta la loro superficie esterna. Particolare attenzione deve essere fatta se si riscontrano parti del testicolo più dure rispetto alle zone circostanti. In questo caso è sempre meglio chiedere l’opinione di uno specialista.

 


Igiene intima maschile

Anche per gli uomini una corretta igiene intima utilizzando un detergente intimo non aggressivo è fondamentale.

Negli uomini non circoncisi è importante scappucciare il prepuzio avendo cura di esporre il solco balano-prepuziale per evitare l'accumulo di smegma, una secrezione pastosa e biancastra composta da cellule epiteliali e sebo che può portare ad infezioni batteriche. Inoltre, per evitare residui di sapone lavare anche scroto e regione perianale sciacquando abbondantemente. Si consigliano i 2 bidet al giorno.

Esistono dei prodotti a target maschile composti da detergente e da gel utili nel caso in cui ci sia una secchezza a livello del glande a seguito ad esempio di utilizzo del preservativo, ma in linea generale se non esistono dei motivi di salute, per una corretta igiene intima è sufficiente un detergente intimo a pH neutro privo di profumazione e poco schiumoso.

Dopo i rapporti sessuali e in caso di necessità è possibile detergersi più volte al giorno con sola acqua corrente. Mentre la scelta del tipo di indumento intimo (boxer, slip) e il materiale (sintetico, cotone) non influenzano l’igiene intima maschile.

Un consiglio importante: una volta ogni 3 mesi durante la doccia o il bidet è importante effettuare, ad ogni età, l’autopalpazione dei testicoli per una diagnosi precoce di tumore al testicolo o di varicocele. L'autopalpazione periodica è rivolta in particolare alla fascia di età 18-60 anni.