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04/06 2018
Attualità

Chi, io? Semplicemente infermiera

— Nino Sambataro

Col suo sorriso illumina il reparto di Chirurgia Pediatrica, e con la sua energia ed efficienza coordina una squadra che accoglie e cura bimbi provenienti da tutta Italia. E se avesse una bacchetta magica...

  Quando arriviamo in reparto Anna Rita La Torre ci accoglie con un sorriso. Ha un’aria un po’ stanca, e non ci è difficile capire perché, dato che il viavai di genitori, medici e infermieri è incessante. Ma il suo sorriso ci dice che è soddisfatta del lavoro che fa. In sottofondo si sente un bambino piccolo che piange e le parole dolci della sua mamma per consolarlo.

   Ci accoglie nel suo studio, che si affaccia direttamente sulla corsia. E’ un reparto importante quello di Chirurgia Pediatrica, che conta 28 posti letto, per bambini dai pochi giorni di vita sino a ragazzi di 18 anni. Qui si vedono casi complessi, a volte addirittura unici: una sfida continua per ridare il sorriso a bimbi che l'avevano perso, e per farli tornare ad una vita il più possibile normale. Come il caso - straordinario - del bimbo con una grave malformazione che gli impediva addirittura di mangiare. E che ha potuto finalmente assaggiare la sua prima pappa a 18 mesi di vita, proprio in una stanza che affaccia su questo corridoio.

   “I nostri piccoli pazienti arrivano da ogni parte d’Italia” ci spiega Anna Rita, “perché ci occupiamo di tutte le specialità chirurgiche pediatriche, dall’Urologia fino alla Chirurgia fetale”. Le Chirurgie Pediatriche del Policlinico sono quindi un vero e proprio catalizzatore, dove si trovano anche il Centro di Riferimento italiano per la malformazione del polmone e il Centro di riferimento per la Patologia del colon–retto.

   Quanti infermieri fanno parte dello staff di reparto? “Siamo in tutto 13 infermieri, me compresa”. Già, perché alla domanda su quale sia il suo titolo ufficiale (oggi non si parla più di Caposala, ma di Coordinatrice o Responsabile di Reparto) lei risponde semplicemente “infermiera”. Un lavoro che ha iniziato a fare nel 1991, quando è entrata alla Scuola del Policlinico.

   “Mi sono iscritta che ero già grande, avevo 26 anni e due bambini, mentre le mie colleghe avevano solo sedici anni. All’inizio credevo che non ce l’avrei fatta a seguire la famiglia, gli studi e il tirocinio nei reparti”. E invece, questi 27 anni di attività stanno a indicare che ce l’ha fatta eccome. E’ stata una scommessa, che si ripete ogni giorno, anche se non è sempre facile da vincere. Perché si tratta di un lavoro delicato e complesso, anche da un punto di vista relazionale.

   “Il ricovero dei nostri piccoli pazienti inizia… prima del ricovero. Ci prendiamo cura non solo dei bambini, ma anche dei genitori, che hanno bisogno di spiegazioni, di rassicurazioni e a volte di sostegno”. Molti di questi genitori si affezionano al reparto e prima di andarsene ci tengono ad esprimere la propria gratitudine. “Un papà di recente ci ha voluto regalare tutti i fasciatoi per i bambini più piccoli”.

   Certo, in questi anni il ruolo dell’infermiere si è evoluto: è diventato un professionista che non si occupa più solo dell’assistenza, ma è impegnato in un percorso formativo continuo. “Ci sono miei colleghi che fanno i docenti o che si occupano di ricerca. Io preferisco il lavoro in corsia” ci dice, in modo molto pratico.

Parlando, capiamo che Anna Rita è importante per il reparto tanto quanto il reparto è importante per Anna Rita.

Ma se avesse la bacchetta magica, che cosa farebbe la Caposala delle Chirurgie Pediatriche? “La terrei nel cassetto, per le emergenze. Il lavoro quotidiano si può fare con la buona volontà e la pianificazione. Ma alle volte, nelle situazioni più difficili, avrei voluto averla davvero, una bacchetta magica”.

La ringraziamo per averci trasmesso una piccola parte della sua passione per il lavoro e per i bambini. E ci spiace sinceramente di non potergliela regalare noi, una bacchetta magica da tenere nel cassetto.

 

La Chirurgia Pediatrica del Policlinico di Milano è stata la prima struttura dedicata a sorgere a Milano, nel 1956. Oggi è una delle più importanti in Lombardia e cura pazienti di tutte le età, persino casi di neonati, o di bimbi nati molto prematuri. Particolare attenzione è data allo sviluppo della Chirurgia Fetale, della Chirurgia d’Urgenza e della Chirurgia Mininvasiva; questi progetti sono possibili grazie ad un approccio multidisciplinare che coinvolge la Ginecologia della Clinica Mangiagalli, il Pronto Soccorso Pediatrico della Clinica De Marchi e le numerose collaborazioni con i principali centri internazionali di chirurgia pediatrica (Cincinnati Children’s Hospital, Red Cross Children’s Hospital di Cape Town e la Erasmus University di Rotterdam).

 

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