
La formazione e la ricerca delle professioni infermieristiche: in Policlinico di Milano una ricca mattinata di confronto e dialogo
"Gli infermieri sono quelli che i problemi li risolvono e non li creano. gli infermieri sono da sempre qui, nel cuore del Servizio sanitario nazionale, a farlo pulsare, ad offrire soluzioni per problemi compless, a muovere tutte e sei le facce del cubo per trovare l'equilibrio migliore per il sistema salute".
Il loro ruolo non è soltanto imprescindibile, ma è una sfida continua: sempre accanto alle persone che necessitano di cure ma altrettanto rivolto a nuovi modelli organizzativi e all'aggiornamento continuo.
Nell'Aula Magna della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano studenti e professionisti si sono incontrati per affrontare il tema della formazione e della ricerca delle professioni specialistiche.
"Una giornata importante per valorizzare il percorso universitario e professionale di giovani che scelgono di dedicarsi alla cura e all'assistenza - ha spiegato Vincenzo De Martino, direttore della Direzione Aziendale profesisoni Sanitarie -. Nella nostra Fondazione abbiamo in corso diversi progetti che mirano alla crescita professionale e di qualità dell’assistenza, siamo aperti a raccogliere nuove idee con spirito di squadra e di coinvolgimento costante della base infermieristica , affinché si senta sempre protagonista nelle scelte aziendali. Anche per questo il Policlinico di Milano intende valorizzare la figura specifica dell'infermiere di ricerca e management aziendale".
La valorizzazione di questa figura professionale è importantissima, da qui l'esortazione del direttore generale del Policlinico di Milano Matteo Stocco: "Siate protagonisti del futuro: ai giovani che hanno scelto di dedicarsi alle professioni sanitarie voglio dire di essere propositivi, facendo esperienza del loro ruolo in in continua trasformazione. L'infermiere è la prima interfaccia tra paziente, tecnologie e innovazione e può davvero dare con le sue conoscenze quella spinta propulsiva al miglioramento del sistema sanitario regionale. La collaborazione tra specialità e professionalità è proprio per questo fondamentale".
Senza dimenticare le tante responsabilità e anche le criticità che spesso gli infermieri affrontano soprattuto in un contesto nazionale di carenza di personale, esposizione ad aggressioni e a forti carichi di stress, il sistema deve predersi a cuore il benessere dei lavoratori. A tal proposito è il presidente del Policlinico di Milano Marco Giachetti a elencare le iniziative che con il nuovo Ospedale diverranno realtà: "Abbiamo fortemente voluto dare un ambiente di lavoro migliore in cui vi siano spazi dedicati proprio alla decompressione e al relax anche di chi trascorre qui le ore più impegnative della propria giornata: nel giardino sopraelevato che presto sorgerà nel padiglione Sforza e con l'aumento del verde anche tra gli altri edifici immaginiamo di poter contribuire ad alleviare le fatiche e dare ristoro attraverso momenti di decompressione".
Ancora, Monica Fumagalli, direttrice della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano nonché Professoressa Associata e Presidentessa del Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica all'Università degli Studi di Milano si è concentrata sul ruolo dell'Università, e in particolare del CdL, nella formazione dei futuri infermieri pediatrici anche in termini di metodologia della ricerca scientifica. Ha inoltre presentato i dati raccolti dalla Società Italiana di Neonatologiain "Il Libro bianco della ricerca in Neonatologia in Italia" concentrandosi sull'importanza della produzione scientifica medico-infermieristica neonatologica: area in cui anche gli specialisti del Policlinico di Milano e Università degli Studi di Milano si contraddistinguono per qualità e quantità delle pubblicazioni.