
Un arcobaleno di salute
— Francesca Granata, ricecatrice
Una mela al giorno toglie il medico di torno” è un detto popolare che ci ricorda una pratica sana, ma carente di colore. Le mele che compriamo al supermercato, infatti non garantiscono l’apporto dei sei colori del benessere. Secondo le ultime linee guida per una corretta alimentazione, non è importante assumere solo le ormai note cinque porzioni quotidiane, ma anche variarle nella qualità, scegliendo ogni giorno alcuni di questi colori.
Ma quali sono e come ricordarceli? Per farlo, basta pensare all’arcobaleno che disegnavamo da bambini: rosso; arancio; giallo; verde; blu; viola (NOTA: colorerei ogni parola col colore corrispondente) più il bianco. Ad ognuno di questi colori corrisponde una o più molecole essenziali, appartenenti alla famiglia dei carotenoidi o dei polifenoli, con riconosciuti effetti benefici sulla salute umana.
Partiamo dalle gradazioni più calde: il rosso dei pomodori, delle barbabietole, delle fragole e dell’anguria è dato dal licopene, un polifenolo con proprietà antiossidanti utile contro l’insorgenza di malattie vascolari e nella prevenzione del tumore alla prostata.
L’arancione e il giallo sono dati dal betacarotene, alleato del sistema immunitario e protettore della cute in estate. Questa molecola la possiamo assumere sia in inverno, grazie ad agrumi, cachi, zucche e carote, sia in estate con pesche, albicocche e meloni.
Nelle gradazioni fredde troviamo il colore che rappresenta la verdura nell’immaginario collettivo, è cioè il verde. Quante volte da bambini ci siamo rifiutati di mangiare broccoli, biete ed insalata? Una dura lotta per le mamme di tutto il mondo, che però con costanza ci hanno insegnato che nel verde c’è la salute. Questo grazie a molteplici molecole come la clorofilla, riconosciuta come antiossidante, e l’acido folico, strumento di prevenzione contro l’arteriosclerosi e molecola essenziale in gravidanza per la salute del bambino.
Melanzane, fichi, lamponi ed uva nera sono solo alcuni dei rappresentanti del blu e del viola, ricche fonti di antocianine, con spiccate proprietà antinfiammatorie ed utili per la micro-circolazione sanguigna. Sono essenziali per ridurre l’insorgenza di diabete e proteggere da malattie cardiovascolari.
All’arcobaleno poi dobbiamo ricordarci di aggiungere il bianco (rendiamolo bianco :-)), che rappresenta una riserva di un importante antinfiammatorio generale chiamato quercitrina, maggiormente presente nell'aglio e nella cipolla, pilastri della dieta mediterranea.
Alcune delle molecole appena citate sono familiari a molti, perché negli ultimi anni si è sviluppata esponenzialmente la disponibilità degli integratori, utili alleati in caso di carenze certificate. Nell’uso quotidiano, però, nessuno studio ha al momento dimostrato che l’integrazione di singoli componenti possa apportare lo stesso effetto benefico che si ha invece consumando l’alimento che lo contiene naturalmente. I licopeni, insomma, è meglio assumerli con i pomodori che con gli integratori, a meno di bisogni particolari. Questo perché pare che ci sia una grande cooperazione tra tutte le sostanze nutritive e i sali minerali presenti nelle cellule vegetali, in modo da potenziare l'effetto e ottimizzare l’assorbimento di tutte queste molecole nel nostro organismo.
La prossima volta che andremo a fare la spesa ricordiamoci di uscire dalla routine, e sperimentiamo riempiendo il carrello con un arcobaleno di frutta e verdura. Non è essenziale che ogni giorno si consumino obbligatoriamente tutti e sei i colori: non c'è motivo di trasformare un semplice suggerimento in un'impresa impossibile da applicare. L’essenziale è poter variare il più possibile durante la settimana e poter scegliere: perché oggi, più che la tradizionale mela, è un colore al giorno che toglie il medico di torno.