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25/01 2017
Salute

Riabilitazione della tuba di Eustachio: semplici esercizi per prevenire le otiti nei bambini

— di Redazione

Insegnare la pratica riabilitativa della tuba di Eustachio a logopedisti e audiometristi, ma più in generale a tutto il personale sanitario e ai pediatri di base è l’obiettivo della II° edizione del corso di formazione “Riabilitazione della tuba di Eustachio”. Rivolto a un pubblico di specialisti, l’evento è gratuito e si terrà venerdì 27 gennaio dalle 8.30 alle 14.00 presso il Polo Scientifico del Policlinico di Milano, previa iscrizione on-line.

La tuba di Eustachio è un condotto che collega l’orecchio alla faringe. La sua funzione è quella di mantenere il sistema uditivo pulito, evitando che muco e catarro si accumulino; questa operazione è  facilitata dalla posizione verticale e dalla presenza di speciali ‘ciglia vibratili’. Queste ultime spingono verso il basso qualsiasi tipo di residuo, secrezione e agente chimico, fisico o biologico che potrebbe arrivare dall’esterno, con lo scopo di eliminarlo definitivamente dalla cavità uditiva. Questo canale, soprattutto in età pediatrica, può otturarsi e portare a otite.

Il corso attraverso dimostrazioni pratiche vuole insegnare semplici esercizi, facili da tenere a memoria ed eseguibili anche da bambini sopra i 4 anni, allo scopo di ridurre sia la comparsa di malattie infiammatorie dell’orecchio sia l’assunzione di farmaci antibiotici, decongestionati e mucolitici. Conoscere queste tecniche aiuterebbe i medici ad affrontare in maniera specifica e senza l’utilizzo di medicinali, questo disturbo che colpisce in particolare i più piccoli.

Accanto a una buona pulizia del naso e a una corretta respirazione,  la pratica riabilitativa della tuba di Eustachio può risultare una metodo vantaggioso per prevenire otiti e infezioni del canale uditivo. Può essere eseguita tutti i giorni, in ogni periodo dell’anno e non interferisce con altri trattamenti.  Per il futuro, gli organizzatori stanno valutando di organizzare incontri rivolti anche ai genitori per aiutarli ad avvicinarsi a questa tecnica, che in assenza di otite e raffreddore può rivelarsi una buona pratica di prevenzione.

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di Valentina Meschia