notizia
05/10 2023
Salute

Le vertigini non sono provocate dall'altezza

— Valentina Meschia, con la consulenza scientifica del team dell'Audiologia

Può capitare di essere fermi, ma di avere la sensazione illusoria che tutto stia girando, le vertigini. Circa il 70% delle persone ha provato questa sensazione almeno una volta nella vita. Esse vengono percepite come improvvisi giramenti della testa e sono il primo sintomo di un disturbo dell’equilibrio che deve essere valutato con opportuni esami.

Per saperne di più sulle vertigini e i disturbi dell’equilibrio, ne parliamo con il team dell’Audiologia del Policlinico di Milano.

Cosa si intende per vertigini?

La parola vertigine deriva dal verbo latino vertere, cioè girare. Con questo termine, infatti, si intende genericamente un senso di mancato equilibrio. Escludendo le situazioni in cui la sensazione di vertigine è provocata da giostre o da movimenti rotatori volontari, in medicina per "vertigine" si intende una condizione in cui si ha la spiacevole sensazione di vedere o sentire il proprio corpo o l’ambiente e gli oggetti circostanti girare, sintomo che può essere espressione di un disturbo del sistema dell’equilibrio o del labirinto.

Da cosa sono causate le vertigini?

Le cause che portano a vertigini sono differenti: meccaniche, traumatiche, infettive, infiammatorie, micro/macro-ischemiche, autoimmuni, metaboliche, demielinizzanti o genetiche. Quando una di queste cause va a interferire con le stazioni del sistema che ‘controllano’ il nostro equilibrio, compaiono le vertigini.

Cosa si intende per equilibrio?

L’equilibrio è la capacità del nostro organismo di percepire e adattare la posizione e il movimento del corpo rispetto alla forza di gravità e altre forze esterne. Tutto è controllato dal sistema nervoso centrale e periferico, grazie all’integrazione di sistemi informativi costituiti da un recettore periferico e da fibre sensoriali afferenti che transitano nel midollo spinale e nei nervi cranici fino al tronco encefalico e alla corteccia cerebrale.

Le vertigini sono tutte uguali?

Le vertigini sono dette “oggettive” se è l’ambiente a girare o “soggettive” se la sensazione di rotazione è del proprio corpo. Possono essere a origine centrale o a origine periferica o miste e, in base alla loro comparsa, si distinguono in: ricorrenti, a crisi singola o a quadri persistenti.

Ci sono altri sintomi che indicano disturbi dell’equilibrio?

Sì. Altri sintomi sono l’instabilità (detta “dizziness”), l’oscillopsia, l’atassia e le cinetosi.
La “dizziness” è un senso di instabilità che può presentarsi durante la marcia o a riposo o in entrambe le condizioni, può essere prevalente da un lato o solo in alcuni ambienti.
L’oscillopsia è invece una condizione rara per cui gli oggetti sembrano oscillare e vengono messi difficilmente a fuoco: è una sensazione che viene di solito riferita all’oculista che può però dipendere da patologie dell’orecchio.
L'atassia è la difficoltà di coordinare i muscoli mentre si marcia o nei movimenti volontari.
Le cinetosi o malattia del movimento include una serie di disturbi che si manifestano quando si è su un mezzo di trasporto: comunemente è anche chiamata mal d’auto, mal di mare, mal d’aria o mal di treno.

Ma da cosa dipendono le vertigini causate dall’altezza?

Si tratta di una sensazione che si avverte “sporgendosi da un luogo elevato”. Impropriamente vengono definite vertigini, ma in realtà la sensazione che si avverte è data da un'intensa paura di cadere – acrofobia - e non da una rotazione o vertigine in senso stretto.

I disturbi del movimento possono manifestarsi a tutte le età?

Sì, i disturbi dell’equilibrio possono presentarsi a tutte le età, la prevalenza aumenta a partire dai 50 anni. In età adulta le forme più frequenti sono la vertigine parossistica posizionale, la malattia di Menière, seguiti dalla vertigine emicranica. In età pediatrica, la prevalenza dei disturbi dell’equilibrio è minore, ma può essere associata a forme congenite.

Come avviene la diagnosi?

Si parte dalla storia clinica con un’attenta valutazione dei fattori di rischio, la presenza di altre patologie e le terapie assunte. La prima valutazione è quella audiologica con esame clinico della funzione vestibolare.

In aggiunta, è poi possibile che il medico suggerisca di eseguire una valutazione di tipo strumentale che è condotta dai tecnici Audiometristi. Questi esami, scelti dal medico audiologo in base alla clinica, consistono ad esempio nel registrare i movimenti oculari spontanei e indotti, nel quantificare con misure elettrofisiologiche il funzionamento dei recettori labirintici e le stazioni del sistema dell’equilibrio e nelle valutazioni posturografiche in condizioni statiche o dinamiche.

Quali sono gli specialisti coinvolti nei disturbi dell’equilibrio?

Molti sono gli specialisti coinvolti: l’otorinolaringoiatra, il neurologo, il medico internista e il geriatra, ma il punto di riferimento per la cura dei disturbi dell’equilibrio e la prevenzione della cadute è l’Audiologia, dove il team di professionisti ha sviluppato competenze audiologiche e otoneurologiche indispensabili per la valutazione del funzionamento del sistema dell’equilibrio e dell’orecchio, organo di senso deputato a coordinare il mantenimento dell’equilibrio statico e dinamico.

Come si interviene sui disturbi dell’equilibrio?

La terapia consiste nella prescrizione e somministrazione di farmaci specifici, per via orale o iniettiva, e in casi selezionati anche per via intratimpanica mediante infiltrazione dei farmaci attraverso la membrana timpanica. In alcune situazioni, è necessario ricorrere a interventi chirurgici per ristabilire la situazione fisiologica e risolvere la causa scatenante. Alcune forme di vertigini patologiche si associano a perdita dell’udito progressiva che richiede un intervento chirurgico di impianto cocleare. Infine, dove possibile si ricorre anche alla terapia riabilitativa vestibolare per recuperare la completa efficienza del sistema dell’equilibrio centrale e periferico.

Quali percorsi al Policlinico di Milano?

L’Audiologia del Policlinico di Milano è stata una delle prime sedi in Italia a dedicarsi alla cura disturbi dell’equilibrio, la prima in Italia ad iniziare un percorso formativo per i tecnici audiometristi e i medici specializzati nella cura di queste patologie e a rendere disponibili tutte le procedure diagnostiche, gli esami necessari, le terapie farmacologiche e riabilitative a cui si accede tramite la valutazione audiologica.