Perché donare il midollo osseo



Perché donare il midollo osseo

midollo

 

 

In breve, perché è sicuro, non costa nulla e permette di salvare una vita.
Ogni anno in Italia ci sono circa 2mila persone che hanno bisogno di un trapianto di midollo per curare la loro malattia: ad esempio i tumori del sangue come le leucemie, i linfomi e il mieloma, ma anche patologie non oncologiche come l’aplasia midollare e le mielodisplasie.

Il midollo osseo non si può sintetizzare in laboratorio: esattamente come avviene con il sangue, è necessario  trovare un donatore compatibile. La situazione ideale è trovare un parente (fratelli, sorelle, figli, genitori) in buona salute e idoneo alla donazione, che abbia un HLA identico. L'HLA (Human Leukocyte Antigen) è un sistema di geni che codifica per il sistema immunitario: HLA identici produrranno quindi cellule tra loro compatibili, in modo simile a quello che avviene per i gruppi sanguigni AB0.
Nel caso in cui non si trovi un parente idoneo, si consulta il Registro Italiano dei donatori di midollo osseo in cerca di un profilo compatibile. Il Registro cataloga i donatori di tutta la Nazione: più persone sono iscritte, maggiori possibilità ci sono di trovare un donatore compatibile con il paziente che ha bisogno del trapianto di midollo.

Ad oggi in Italia i donatori di midollo osseo sono circa 460mila: è il registro più numeroso in Europa dopo quello della Germania (con 9 milioni di donatori) e quello della Polonia. Diffondere la cultura della donazione aiuterebbe a espandere la varietà dei donatori coinvolgendo anche nazionalità differenti: in questo modo si potrebbe aumentare la possibilità di trovare un donatore compatibile non solo per i pazienti italiani ma per tutti i cittadini europei, a prescindere dall'etnia.


COME ESPRIMERE LA VOLONTA' A DONARE

 

 

Registro Regionale Lombardo dei Donatori di Midollo Osseo

Padiglione Invernizzi - Policlinico di Milano

Via francesco Sforza 35 – 20122 Milano

Tel. 02 5503.4239

Lun – Ven: dalle 8.30 alle 18.00

rrlombardia@policlinico.mi.it

 

 

Mentre fai la donazione di sangue puoi esprimere la volontà di donazione di midollo

Centro Trasfusionale Policlinico di Milano

Padiglione Marangoni, via Francesco Sforza 35

Lun. - Sab: 7.30 - 14.00
Giovedì: 7.30 - 18.30

Su appuntamento

www.donatoriamici.it

 

Tel. 02 5503.4306 - 4307 (per appuntamento e informazioni)

Lun. - Ven: 8.30 - 16.30


Cos’è il midollo osseo?

E' la 'fabbrica' delle cellule del sangue: è contenuto nelle ossa e non va confuso con il midollo spinale, che invece è una struttura del sistema nervoso. Quest'ultimo si trova all’interno della colonna vertebrale e collega il cervello con il resto del corpo.
 

A cosa serve il midollo osseo?

Le cellule del sangue hanno una vita breve e limitata nel tempo, e per questo è importante che vengano prodotte costantemente. La vita media dei globuli rossi è di circa 120 giorni (4 mesi), quella dei globuli bianchi di poche ore o alcuni giorni a seconda del tipo, mentre quella delle piastrine è di una decina di giorni. Abbiamo quindi bisogno di produrre continuamente nuove cellule del sangue per rimpiazzare quelle 'vecchie' che finiscono il loro ciclo vitale. Qui entra in gioco il midollo osseo: è un tessuto liquido simile al sangue, ma più denso. Si trova in particolare all'interno delle ossa piatte, come sterno, bacino, coste, scatola cranica. Si è stimato che ogni secondo vengono prodotte circa 10 milioni di cellule nuove, portando nell'arco di tutta la vita ad una produzione cellulare inimmaginabile


Da cosa dipendono le malattie del sangue?

Il midollo osseo è un tessuto in continua proliferazione ed è proprio questo che lo rende più soggetto alla comparsa di errori genetici. L’intensa attività di replicazione porta talvolta alla produzione di cellule che presentano alterazioni o mutazioni capaci di provocare una malattia. Si parla in genere di tumori del sangue quando si va incontro ad esempio a leucemie, i linfomi o mielomi, ma possono insorgere anche patologie non oncologiche come l’aplasia midollare e le mielodisplasie.


Cura e donazione di midollo

Qual è la cura per queste malattie?

Il trapianto di midollo osseo, che va a sostituire le cellule difettose con quelle di un donatore sano. Grazie a questo è possibile raggiungere una guarigione completa.

Come avviene la donazione di midollo osseo?

Rispetto ai trapianti d’organo, di cui forse si è più a conoscenza, quello di midollo osseo non è un intervento chirurgico. Si tratta di una procedura medica che ha come scopo quello di sostituire il sistema emopoietico del paziente (ovvero la 'fabbrica' delle cellule del sangue) con quello di un donatore sano.
Nella stragrande maggioranza dei casi si utilizza una molecola che stimola la produzione di globuli bianchi. Si tratta di una sorta di ormone, chiamato fattore di crescita per i granulociti (GCSF), in grado di far aumentare i globuli bianchi nel sangue del donatore. Il suo funzionamento imita quello che accade nel nostro organismo ogni volta che è necessario un aumento dei globuli bianchi in circolo, ad esempio in caso di infiammazione locale. Dopo questa prima fase di stimolazione il donatore può essere collegato a un macchinario che funziona in modo simile a una dialisi: preleva del sangue venoso dal donatore e attraverso una centrifuga lo separa nelle sue componenti. Da qui vengono ricavate le cellule più grosse che contengono globuli bianchi e cellule staminali, da donare al paziente, mentre il resto viene restituito al donatore. Questa procedura prende il nome di leucoaferesi, è sicura e assolutamente indolore.
Per raccogliere un quantitativo di cellule staminali sufficiente per eseguire un trapianto di midollo in genere occorrono 4-5 ore.

Chi può donare?

La donazione può avvenire da donatore sano a paziente (trapianto allogenico), oppure in alcuni casi può essere il paziente a donare per sé stesso (trapianto autologo).
Per iscriversi al Registro Donatori di midollo bisogna avere dai 18 ai 36 anni. Per esprimere la propria volontà a donare è possibile recarsi al Registro Regionale Lombardo dei Donatori di Midollo Osseo oppure in un Centro Trasfusionale durante la donazione di sangue. Verrà eseguito un prelievo di sangue e fatta una prima analisi (tipizzazione) del sistema HLA, che sarà approfondita in caso di donazione. Si rimane iscritti nel Registro fino ai 55 anni. L'età del donatore è limitata perché con il passare degli anni diminuisce la capacità del midollo di rigenerare le cellule emopoietiche e anche la raccolta in caso di donazione potrebbe non essere adeguata. Tuttavia, in caso di familiarità tra paziente e donatore non esiste un reale limite alla donazione: è capitato di avere donatori sani con più di 60 anni.



Aggiornato alle 13:02 del 12/07/2023