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18/05 2013

Il Laboratorio Storico Antropologico del Sepolcreto della Ca’ Granda arricchisce la storia della Milano del Rinascimento

— di Lino Grossano

di Paola Navotti

E’ avviato il Laboratorio Storico Antropologico del Sepolcreto della Ca’ Granda – diretto da due docenti dell’Università degli Studi di Milano, Francesca Vaglienti, del Dipartimento di Studi Storici, e Cristina Cattaneo, del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute e direttore del LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense).
L’obiettivo è non solo il recupero, la conservazione e lo studio delle migliaia di resti umani conservati nelle camere sepolcrali della cripta dell’Ospedale Maggiore databili tra il 1473 – quando la Ca’ Granda iniziava la sua attività assistenziale – e il 1695, quando non furono più permesse le sepolture intramuranee. Ma anche la trascrizione integrale e la pubblicazione on line degli oltre 200 volumi dei Registri dei Morti della città di Milano (1452-1697), conservati presso l’Archivio di Stato.
Del progetto del Laboratorio si parlò per la prima volta un anno fa a un convegno che suscitò notevole attenzione sia da parte del mondo scientifico, sia da parte dell’opinione pubblica. Gli atti di questo convegno sono oggi a disposizione nel volume “La popolazione di Milano dal Rinascimento”, a cura di F. Vaglienti e C. Cattaneo, Edizioni Biblioteca Francescana.
Per coloro che volessero saperne ancora di più, sul sito del Policlinico – nella pagina dedicata ai beni culturali – parte oggi l’iniziativa: “Digita il tuo cognome per scoprire se hai un omonimo nella Milano di Leonardo”. E’ un modo simpatico di offrire, senza alcuna finalità genealogica, la possibilità di verificare se persone che portavano il nostro stesso cognome hanno vissuto nella Milano degli Sforza, di Leonardo da Vinci e del Bramante, Lasciando la propria mail sarà possibile anche essere aggiornati sulle future iniziative riguardanti l’attività del Laboratorio, la cui ricerca si prefigge di indagare non solo la morte della popolazione cittadina nell’età di Leonardo, ma soprattutto la loro vita e, attraverso di essa, la storia della Milano rinascimentale.