#RASSEGNASTAMPA. Dare alla luce ha un nuovo superpotere. Paolo Brambilla parla di depressione post-partum su Elle.it
La depressione legata alla nascita di un figlio è un disturbo che isola estremamente, ti fa sentire come un essere proveniente da un altro pianeta ed è proprio questa condizione di distanza dal resto del mondo a fomentare pensieri negativi come in un circuito vizioso.
Paolo Brambilla, direttore della Psichiatria del Policlinico di Milano e professore all'Università degli Studi di Milano, ha risposto alle domande di Maria Laura Ramello per Elle.it spiegando come si comporta il cervello in questa delicata fase della vita della donna e come agisce la terapia: in Italia, infatti, esistono percorsi dedicati alle neomamme che soffrono di depressione post-partum e il Policlinico di Milano da tempo porta avanti progetti di ricerca in ottica multidisciplinare che coinvolge i team di Psichiatria, Ostetricia, Neonatologia e Neuroradiologia.
"Entriamo in contatto costantemente con un alto numero di donne in gravidanza e neo mamme - ha spiegato Paolo Brambilla -. I nostri studi ci dicono che circa il 15% sviluppa i sintomi della depressione. A loro rivolgiamo un programma clinico dedicato in cui le pazienti sono monitorate e trattate con farmaci e terapia".
Come funziona questo programma? A rispondere è Adele Ferro, psicologa psicoterapeuta del Policlinico di Milano: "La nostra ultima ricerca ha l’obiettivo di raccogliere dati sulla morfometria celebrale, ma anche i risultati a valutazioni neuro-psicologiche e cliniche, tramite scale standardizzate a livello internazionale, di donne sane e malate, delle quali si studia anche l’attaccamento madre-bambino e lo stress genitoriale".