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30/07 2025
Ricerca

#RICERCA in alta quota: anche i ricercatori del Policlinico di Milano nella missione scientifica “Artemis 4554”

— di Redazione

Dal volo alla vetta, dalla Terra allo Spazio: anche il Policlinico di Milano, in sinergia con numerosi enti e istituzioni di ricerca, ha contribuito alla missione scientifica “Artemis 4554”, organizzata dall’Aeronautica Militare in occasione dei 100 anni della Sanità Aeronautica. Obiettivo: studiare come il corpo umano reagisce in condizioni estreme, come quelle dell’alta quota, che rappresentano un modello utile per capire gli effetti della microgravità e dell’ipossia.

A rappresentare il Policlinico di Milano sono stati il Maggiore Giovanni Marfia, medico e ricercatore dell’Istituto di Medicina Aerospaziale e dell'Ospedale e le ricercatrici Stefania Navone e Laura Begani. Il loro contributo rientra nel progetto “Neurospace”, nato dalla collaborazione tra enti civili e militari - tra cui Università degli Studi di Milano, Istituto Neurologico Mondino di Pavia, Algeco Lab, Andremacon, A-Tono - per esplorare il legame tra cervello, altitudine e ambiente estremo.

I ricercatori hanno monitorato parametri neurologici e biomarcatori cerebrali in condizioni di ipossia e stress fisico, con l’obiettivo di comprendere meglio i meccanismi di adattamento del sistema nervoso. I dati raccolti – sia nei laboratori campali che in alta quota, fino ai 4.554 metri della Capanna Margherita – potranno avere ricadute importanti sia in ambito aerospaziale che nella clinica quotidiana, a beneficio dei pazienti.

Una sinergia di eccellenze tra medicina, ricerca e difesa, che conferma ancora una volta il ruolo del Policlinico di Milano come punto di riferimento per l’innovazione scientifica anche “oltre l’atmosfera”.

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