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31/10 2025
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#RICERCA. MASLD: dal “fegato grasso” alla nuova sfida globale di salute pubblica

— di Ilaria Coro

Conosciuta ai più come “fegato grasso”, la MASLD (Malattia del Fegato Steatosico Associata a Disfunzione Metabolica) è in realtà una condizione complessa, legata a obesità, diabete di tipo 2, sindrome metabolica e altre alterazioni del metabolismo con un impatto clinico e sanitario rilevante.
Una revisione della letteratura scientifica pubblicata sul New England Journal of Medicine ha analizzato la MASLD a 360 gradi, approfondendo la storia naturale della malattia e le nuove terapie metaboliche mirate al fegato e alle condizioni cardiovascolari, renali e metaboliche associate. Primo autore dello studio è Luca Valenti, responsabile del Centro Risorse Biologiche del Policlinico di Milano e docente all’Università degli Studi di Milano, insieme ad altri due esperti internazionali del settore.

La MASLD rappresenta oggi la malattia cronica del fegato più diffusa a livello globale, interessando fino al 38% della popolazione adulta e, sebbene la progressione a cirrosi o carcinoma epatocellulare sia rara, l’impatto sanitario globale è rilevante. Si tratta infatti di una malattia che non colpisce solo il fegato: aumenta il rischio di complicanze cardiometaboliche, tra cui infarto, scompenso cardiaco, diabete di tipo 2 e insufficienza renale cronica, e di alcune neoplasie extraepatiche come il cancro del colon e della mammella. In Italia, circa un adulto su cinque ne è già affetto, con un aumento dei casi che supera il 60% tra chi soffre di diabete di tipo 2. La diffusione della MASLD è destinata a crescere ulteriormente, interessando milioni di persone, con ricadute significative sulla salute pubblica.

Da queste premesse, è nata la necessità di effettuare un’analisi dei dati presenti in letteratura, a firma di tre esperti internazionali in questo ambito, tra cui Luca Valenti, responsabile del Centro Risorse Biologiche del Policlinico di Milano e docente all’Università degli Studi di Milano. Tra le evidenze emerse, la diagnosi si basa sulla combinazione di fattori di rischio metabolici (obesità, diabete, ipertensione, dislipidemia), sull’evidenza di accumulo di grasso nel fegato tramite imaging (ad esempio ecografia) e sull’esclusione di altre cause, come consumo eccessivo di alcol o altre epatopatie. Spesso la MASLD non si manifesta con sintomi specifici, ma alcuni pazienti possono presentare affaticamento, dolore o fastidio nella parte superiore destra dell’addome e aumento del volume del fegato.

Sul fronte terapeutico, l’approccio resta multimodale: modifiche dello stile di vita, controllo del peso e dieta equilibrata, integrate da nuove opzioni farmacologiche. Recentemente, due farmaci – Resmetirom e Semaglutide – sono stati approvati negli Stati Uniti e in Europa per la steatoepatite, la forma infiammatoria della MASLD, con risultati promettenti nella riduzione del grasso epatico e nel miglioramento degli esiti metabolici.

La MASLD è una malattia multisistemica che oggi rappresenta una vera sfida di salute pubblica. Per affrontarla serve un approccio multidisciplinare e personalizzato, basato su modifiche dello stile di vita e sull’impiego di nuove terapie. Restano aperti molti interrogativi, ma i progressi nella ricerca stanno aprendo la strada a trattamenti combinati e sempre più mirati ai diversi profili genetici dei pazienti”, commenta Luca Valenti.


Metabolic Dysfunction–Associated Steatotic Liver Disease

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