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29/06 2017
Attualità

Nuovo Policlinico, la più grande opera architettonica degli ultimi 90 anni che ridisegna il centro di Milano

— di Redazione

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La salute diventa ‘green’ e si apre ai cittadini, con una Galleria pedonale e un ‘polmone verde’ grande come il Duomo di Milano

    Un ospedale aperto e accessibile non solo ai pazienti e alle loro famiglie, ma a tutta la città. Il Nuovo Policlinico trasforma il concetto stesso di struttura sanitaria pubblica, realizzando nel cuore di Milano percorsi di cura dedicati ma anche luoghi pensati per il relax, lo shopping, o semplicemente per vivere la quotidianità. Il progetto dell’Ospedale del futuro è stato presentato dall’architetto Stefano Boeri e dal presidente del Policlinico di Milano Marco Giachetti. Tra i punti di forza del Nuovo Policlinico, che sarà il più grande e moderno ospedale nel cuore della città, ci sono la realizzazione di una Galleria pedonale con servizi e attività commerciali e quella di un parco sopraelevato, che costituirà un ‘polmone verde’ grande come il Duomo di Milano.

Il progetto del Nuovo Policlinico, esito di un concorso pubblico vinto dall’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI) guidata da Techint S.p.A[1], ha avuto un forte impulso nel gennaio 2016, quando si sono insediate la nuova Presidenza e la nuova Direzione Strategica dell’Ospedale. L’obiettivo è stato quello di dare un avvio concreto ai lavori per arrivare alla posa della prima pietra nel 2018, ma anche quello di ridisegnare reparti e percorsi per aggiornarli alle esigenze attuali dei pazienti e della cittadinanza. Un lavoro non facile, dato che il tutto viene fatto con un auto-finanziamento di 200 milioni di euro (sui 266 milioni di costo complessivo) e senza interrompere nemmeno per un giorno l’attuale attività di ricerca e di cura.
“Quello di cui stiamo parlando – dice Marco Giachetti, presidente della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano – non è solo la costruzione di un ospedale all’avanguardia nel centro della città, ma di un grande progetto con implicazioni su tutto il territorio cittadino da un punto di vista sociale, urbanistico, architettonico, culturale e ambientale. La storia plurisecolare del nostro ospedale si intreccia con la grande filantropia dei milanesi e dei lombardi, che ci ha permesso di accumulare un ingente patrimonio la cui gestione è la chiave per il successo di questo progetto. Una generosità che ora viene restituita alla città, grazie anche a un Fondo di Housing Sociale e al progetto di un Museo di Storia della Città”.

“Il Policlinico del futuro – spiega Simona Giroldi, direttore generale del Policlinico di Milano – è un’opera che darà a Milano un nuovo modo di rispondere ai percorsi di cura dei pazienti e dei cittadini. Non sarà soltanto un ospedale nuovo, ma anche un nuovo modo di essere un ospedale: pensato e costruito insieme ai medici, una cosa per niente scontata. Anche per questo ringrazio tutti coloro che lavorano al Policlinico, e l’hanno reso possibile”.

“Il Giardino Alto – conclude Stefano Boeri – costituisce una novità nel panorama internazionale delle strutture sanitarie. Seimila metri quadrati di verde, spazi di gioco, sosta e contemplazione che confermano quanto il verde e gli alberi siano coadiuvanti nelle terapie e nella qualità della degenza ospedaliera. Stiamo lavorando affinché, in coerenza con l’antico spirito della Ca’ Granda, alla cura di questo Giardino partecipino anche altre istituzioni pubbliche vicine, come la Biblioteca Sormani, il Museo dei Bambini, l’Umanitaria, il Conservatorio di Milano e l’Università degli Studi”.

COME SARA’ (E DA DOVE VIENE) IL NUOVO OSPEDALE

L’Ospedale Maggiore, nato nel 1456, ha funzionato fino al 1943 nell’edificio che oggi ospita l’Università Statale di Milano. Nella prima metà del Novecento, a causa delle mutate esigenze sanitarie, l’ospedale costruì di fronte allo storico edificio una serie di Padiglioni, dove è in funzione oggi il Policlinico. L’edilizia a Padiglioni è però oggi un concetto superato: per questo il Nuovo Policlinico sarà realizzato come un’unica struttura, capace di ospitare 900 posti letto. Ciò consente di ottimizzare le risorse tra i diversi dipartimenti: concentrare in un unico luogo tutte le sale operatorie, ad esempio, o le apparecchiature della diagnostica per immagini, permette di condividere materiali e personale, gestendo il lavoro degli operatori in modo più efficiente e consentendo di snellire sia le attese per i pazienti sia le procedure di sanitari e ricercatori.

L’area del cantiere in cui si sta già realizzando il Nuovo Policlinico è al centro del perimetro dei Padiglioni, e si estende per 22mila metri quadrati. La struttura sarà formata da due blocchi di 7 piani (piano terra compreso) uniti da un blocco centrale di 3 piani, il tutto con accesso a due piani interrati.

– Nel corpo centrale saranno concentrate 21 sale operatorie, così come gli impianti e i servizi che riforniscono l’intero Ospedale; qui, nei piani sotterranei, troveranno spazio le grandi macchine della Radiologia e della Neuroradiologia, insieme al Quartiere Angiografico e alla Radiologia Interventistica.

– Il Blocco Sud sarà dedicato principalmente alla donna, alla coppia, al neonato e al bambino: qui si concentrerà la relativa Area dell’urgenza, con il Pronto Soccorso ostetrico-ginecologico, il Soccorso Violenza Sessuale e Domestica e il Pronto Soccorso Pediatrico. Ci sarà inoltre tutta l’Area ginecologica e l’Area dedicata alla Maternità e alla Patologia della Gravidanza che, nel dettaglio, avrà 3 sale operatorie dedicate e 11 sale parto, di cui 3 attrezzate per il parto in acqua, e due speciali ‘Case del Parto’. E ancora, nell’Area del neonato e del bambino si troveranno la Terapia intensiva pediatrica e quella neonatale, insieme alla Chirurgia fetale.

– Nel Blocco Nord si concentreranno le attività medico-chirurgiche: ci sarà un’Area Polispecialistica Medica, per pazienti cronici e fragili e per persone con malattie rare (qui lavoreranno, tra le altre, le specialità della Neurologia, del Cardiovascolare, della Medicina Interna, della Dermatologia e delle Malattie Infettive); e un’Area dedicata alla Chirurgia Generale e alle Chirurgie Super-Specialistiche, con particolare attenzione all’area dei Trapianti.
Intorno alla nuova struttura rimarranno attivi alcuni degli attuali Padiglioni, tra cui:

– il Padiglione Guardia-Accettazione, realizzato nel 2015, che ospita il Pronto Soccorso Generale per gli adulti, e che sarà completato con nuove aree dedicate ai Prelievi, all’Accettazione e all’Endoscopia;

– la Clinica Mangiagalli, dove si concentreranno tra le altre cose le attività di day hospital e di day surgery, insieme al Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita e a diverse attività ambulatoriali, portando la Clinica a diventare un vero e proprio ospedale diurno.

…MA L’ATTUALE OSPEDALE NON RESTA FERMO

Il Policlinico, in parallelo alla realizzazione del Nuovo Ospedale, continua costantemente ad innovare e a riqualificare gli attuali Padiglioni.

Queste le novità, le riorganizzazioni e gli ammodernamenti dell’ultimo anno:

1– Sono stati riorganizzati, e resi più a misura di paziente, 195 posti letto sui circa 900 presenti in totale al Policlinico. Questi lavori hanno portato l’intero Ospedale a disporre di camere per la degenza con letti singoli o doppi, tutte con bagno privato.

2– Al Padiglione Granelli è stato profondamente ristrutturato il terzo piano, in modo da poter ospitare la nuova Area Medico Geriatrica, in stretto raccordo con il Pronto Soccorso. Qui si trovano le degenze di Medicina ad indirizzo Allergologia e Immunologia, Emostasi e Trombosi, e Geriatria, per un totale di 60 posti letto. Completa ristrutturazione anche per il secondo piano, dove trovano spazio 36 posti letto dedicati alla Medicina Interna. Ora si aggiungono lavori di ristrutturazione anche per il piano terra e il primo piano.

3- Il primo piano del Padiglione Guardia-Accettazione, sopra il Pronto Soccorso, è stato dedicato alla Medicina ad alta intensità di cura (44 posti letto). Sempre qui trovano spazio ulteriori 13 letti “di tipo dipartimentale”, preziosi per eventuali ricoveri in sovrannumero (ad esempio dovuti a picchi di accessi in ospedale dovuti alla stagione influenzale).

4- Alla Clinica Mangiagalli è stata resa più efficiente tutta l’area dedicata al Parto; inoltre, sono in via di ultimazione tre nuove Sale Parto, che portano il numero di quelle a disposizione da 6 a 9, e sono state avviate le procedure per modernizzare l’area del Puerperio e il PS Ostetrico-ginecologico.

5- E’ stata realizzata e inaugurata la nuova Camera Mortuaria. Dispone di 13 camere ardenti (in precedenza erano solo 4), ciascuna delle quali garantisce totale riservatezza ai famigliari di un defunto. Sono presenti inoltre tre camere singole per la vestizione delle salme (in precedenza era in funzione un unico spazio comune) e uno spazio separato e riservato per 6 celle frigorifere, due delle quali attrezzate in modo particolare per gestire defunti infettivi. Infine, dispone della Sala dei Riti, un apposito spazio attrezzato per la preparazione della salma e per svolgere la cerimonia funebre secondo culti diversi da quello cristiano, e uno spazio ulteriore per cerimonie laiche.

6- Al piano -1 del Padiglione Invernizzi è stata appena attivata una nuova Bio Banca per la crio-conservazione di materiale biologico.

7- L’attività dei Consultori e dell’assistenza psichiatrica sul territorio è stata integrata all’attività ospedaliera.

8- Il Padiglione Guardia, che ospitava il Pronto Soccorso prima del 2015, è stato interamente ristrutturato e a breve sarà utilizzato per realizzare nuove aree dedicate ai Prelievi, all’Accettazione e all’Endoscopia.

9- Al Padiglione Devoto sono in corso di ampliamento e rimodernamento gli spazi dedicati ai pazienti con Fibrosi Cistica.

10- Sono in fase di avvio i lavori per ristrutturare gli ambienti del Padiglione Regina Elena, dove si trova l’Unità di Procreazione Medicalmente Assistita.

11- Si sta lavorando per realizzare nell’area di via Pace i Laboratori di Ricerca Integrati, con un investimento di 1,4 milioni di euro. Qui sarà centralizzata tutta l’attività scientifica del Policlinico, e realizzato un vero e proprio campus insieme all’Università degli Studi di Milano. Nell’Ospedale, primo IRCCS pubblico d’Italia per qualità e quantità della ricerca scientifica, lavorano 895 ricercatori, che tutti insieme coprono pressoché ogni disciplina scientifica.

LE NOVITA’ PIU’ RILEVANTI DEL NUOVO OSPEDALE

Le sale parto diventano 11. Accanto ad esse verranno realizzate due ‘Case del Parto’: si tratta di mini-appartamenti che ricreano un ambiente famigliare, in cui la donna può vivere l’esperienza del parto in casa pur restando in un ambiente protetto. L’accesso è identico a quello di un ricovero ordinario (e quindi sarà gratuito): le Case del Parto saranno dedicate a donne con una gravidanza a basso rischio e permetteranno loro di poter ricorrere, in caso di bisogno, agli specialisti e alle attrezzature d’avanguardia che si troveranno letteralmente alla porta accanto.

Nell’area del materno-infantile ci sarà anche una grande area gioco per i bimbi ricoverati.

L’ultimo piano dei Blocchi Nord e Sud sarà dedicato alla Libera Professione, e saranno a disposizione anche alcune suite dedicate ai pazienti che scelgono il ricovero in regime di solvenza.

Sotto all’intera struttura ci sarà un parcheggio da 700 posti auto, sia per i dipendenti, sia per i visitatori e i pazienti.

L’INTEGRAZIONE CON LA CITTA’, E IL GIARDINO ALTO

L’Ospedale è studiato per essere ‘aperto’ nel blocco centrale, al livello del piano terra. Qui si troveranno una piazza coperta, una vera e propria Galleria pedonale con negozi e servizi, ma anche un’area espositiva che potrà essere dedicata a mostre, convegni e ad iniziative rivolte al pubblico.

Sul tetto del corpo centrale ci sarà un grande giardino sopraelevato, sul modello della High Line di New York. Sarà ampio come il Duomo di Milano, attrezzato per ospitare percorsi di riabilitazione per i pazienti, ma anche per concedere un po’ di relax ai famigliari dei degenti e agli operatori sanitari. Questo Giardino Alto avrà spazi protetti per le attività dei bambini, laboratori di cura dell’orto per pazienti oncologici, aree dedicate alla pet therapy, allo yoga, al fitness per anziani e per le donne in gravidanza. Sarà inoltre dotato di un ascensore dedicato, che permetterà l’accesso anche ai cittadini senza passare dall’interno dell’Ospedale.

LO STATO DEI LAVORI

Gli scavi sono partiti ufficialmente nel marzo 2016. Attualmente sono terminate tutte le opere di consolidamento delle fondazioni dei Padiglioni che affacciano sullo scavo, e di 100 metri di via della Commenda. Sono state realizzate le tre grandi vasche in cemento armato che permetteranno il collegamento del pipe rack (ovvero la deviazione provvisoria di impianti idraulici, termo-meccanici, elettrici, fonia e dati per consentire la piena operatività dei Padiglioni adiacenti), più varie opere a supporto e di consolidamento.

Inoltre, sono in fase avanzata gli scavi di bonifica, che hanno già raggiunto la profondità di circa 2,5 metri. Le operazioni si sono svolte sotto la costante supervisione di un addetto alla ricerca di eventuali residuati bellici, e di un archeologo della Sovrintendenza ai Beni Culturali.
Infine, sono stati dissotterrati 3 grandi serbatoi di gasolio ormai in disuso, che venivano utilizzati dai vecchi Padiglioni ormai abbattuti, ed è stata realizzata una porzione del tratto fognario interno del nuovo Ospedale oltre all’alloggio e all’installazione dei gruppi di continuità.
Ogni giorno escono dal cantiere del Policlinico 30 camion di terra, ciascuno del peso di circa 300 quintali, pari a circa 900 tonnellate complessive. Il tutto, utilizzando percorsi studiati per non interferire con la normale viabilità, e usando speciali accorgimenti per evitare si sollevino polveri. Per garantire la salubrità degli ambienti, e in aggiunta al monitoraggio di Arpa, il Policlinico sta portando avanti un monitoraggio ambientale (su qualità dell’aria e livelli di rumore) con la propria Medicina del Lavoro, sia sugli spazi aperti che su quelli interni all’Ospedale.

I COSTI DEL NUOVO POLICLINICO E L’HOUSING SOCIALE

Il costo stimato per la realizzazione dell’opera è di 266 milioni di euro. Di questi, 36 milioni provengono da un finanziamento del Ministero della Salute, e 30 milioni da Regione Lombardia come contributo straordinario per la sua realizzazione. I restanti 200 milioni, invece, provengono tutti da risorse interne all’Ospedale: in particolare, dalla costituzione di un Fondo di Social Housing con cui sono già stati recuperati 105 milioni di euro grazie alla vendita di quote del Fondo a Cassa Depositi e Prestiti. I restanti 95 milioni saranno ricavati dalla progressiva valorizzazione del patrimonio immobiliare di proprietà del Policlinico.

Nel Fondo è confluito tutto il patrimonio immobiliare cittadino della Fondazione Ca’ Granda (1.400 appartamenti) per un valore di 311 milioni di euro, di cui l’Ospedale mantiene la titolarità delle quote. Il patrimonio destinato al Social Housing è circa la metà del patrimonio (650 alloggi), e per questa componente è previsto un investimento di quasi 100 milioni di euro, per ristrutturare completamente gli edifici e gli appartamenti. L’obiettivo è garantire a fasce ‘deboli’ della popolazione un affitto sociale inferiore del 30% rispetto a quello fissato dal Comune, oltre a una serie di servizi per anziani e giovani.

I TEMPI DI REALIZZAZIONE

Il progetto esecutivo, e l’inizio della relativa gara pubblica, sono attesi entro dicembre 2017. Dopo il tempo tecnico di circa 3 mesi, è attesa per marzo 2018 l’apertura delle offerte e per giugno 2018 l’aggiudicazione della gara d’appalto.

Questo dovrebbe portare alla posa della prima pietra entro novembre 2018, alla realizzazione della nuova struttura entro il 2021, e ad ottenere l’Ospedale completamente arredato e funzionante entro il 2022.

 
[1] L’ATI guidata da TECHINT S.p.A. è composta da BOERI STUDIO – CAMILLO BOTTICINI – GIULIA DE APPOLONIA – C+S ASSOCIATI – LABICS – TRT srl – BTC srl – LAND srl

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