
- Demenza Frontotemporale (FTD)
- Malattia di Alzheimer (AD)
- Atrofia Corticale Posteriore (PCA)
- Afasia Primaria Progressiva (PPA)
- Demenza a corpi di Lewy (LBD)
- Demenze ad esordio precoce di natura genetica
L'iniziale inquadramento delle patologie neurodegenerative si avvale dell'interpretazione dei dati ottenuti dalle valutazioni neuropsicologiche. La collaborazione con la Neuroradiologia e la Medicina Nucleare integra tali informazioni con i dati di neuroimaging (risonanza magnetica, PET con glucosio radiomarcato e PET con traccianti per amiloide). Infine il laboratorio di neurobiologia delle Malattie Neurodegenerative fornisce ulteriori approfondimenti mediante l'esame liquorale (dosaggio proteina amiloide e tau) e le analisi genetiche. Un corretto inquadramento delle patologie neurodegenerative permette l'impostazione di una terapia convenzionale e l'eventuale precoce inclusione in sperimentazioni con nuovi farmaci.
Laureato in Medicina e Chirurgia, ha conseguito la Specializzazione in Neurologia.
Fa parte dello staff medico dell'unità di Malattie Neurodegenerative.
Tra il 2013 ed il 2014 ha lavorato al Dementia Research Centre dell'University College London (UCL) di Londra dove ha contribuito allo sviluppo di scale di atrofia cerebrale. E' stato poi assegnista di ricerca presso l'Università degli studi di Firenze
- Collaboratore del gruppo di studio GENFI (Genetic FTD Initiative)
- Collaboratore del gruppo di studio Italian Frontotemporal Dementia Network
- Collaboratore del gruppo di studio DLB-SINdem (Dementia with Lewy Bodies)
L'attività di ricerca è focalizzata sulla comprensione dei meccanismi fisiopatologici alla base dei processi neurodegenerativi e sulla definizione di nuovi biomarcatori di diagnosi precoce.
I principali strumenti di ricerca riguardano:
- le batterie di test neuropsicologici, che esplorano le molteplici funzioni cognitive cerebrali;
- l'uso di metodiche di neuroimaging, in particolare l'utilizzo di scale visive per lo studio dell'atrofia;
- le analisi eseguite dal laboratorio di Neurobiologia su liquor e siero. Inoltre, la precisa caratterizzazione di rare forme genetiche permette di ampliare le conoscenze riguardanti il difficile rapporto tra manifestazione clinica e codice genetico.
L'arruolamento di pazienti per nuove terapie sperimentali offre l'opportunità di essere coinvolti nel complicato percorso che porterà ad una terapia per le patologie neurodegenerative.
Quando il design sposa la ricerca: il Policlinico di Milano al Fuorisalone
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Demenza cerebrale frontotemporale: una nuova tecnica di risonanza magnetica per “leggere” le forme genetiche della malattia
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