notizia
20/03 2018
Salute

Un 'coach' per i pazienti con tumore del sangue, per gestire al meglio le terapie

— di Matteo Delbue

La cura dei tumori del sangue sta vivendo un momento di grande progresso nella diagnosi e nella disponibilità di terapie sempre più mirate e personalizzate. La gestione di queste terapie però non è sempre facile, e la loro interruzione può comprometterne l’efficacia. In quest’ottica il supporto dei familiari e di una figura cruciale come quella del "medical coach" diventa importante per sfruttare al meglio le enormi potenzialità di cura offerte dai nuovi farmaci. Ne parleranno gli esperti dell’Ematologia del Policlinico di Milano al convegno “Una nuova era per le patologie onco-ematologiche croniche”, in programma il 26 marzo (ore 14-18) all’Aula Magna della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Fondazione Renata Quattropani Onlus, che ha promosso proprio al Policlinico il primo servizio di Medical Coach italiano rivolto ai pazienti onco-ematologici cronici. “Quello del medical coaching – sottolinea Giovanna Ferrante, presidente di Fondazione Renata Quattropani Onlus – è un metodo innovativo dedicato ai pazienti onco-ematologici cronici e ai loro familiari o caregiver, studiato per aiutarli a gestire le difficoltà pratiche e relazionali dovute alla malattia cronica. L’obiettivo è fare in modo che malati e parenti riescano a trovare un equilibrio duraturo e sostenibile per incrementare il loro benessere e aiutarli a riprendere hobby, vita sociale e attività quotidiane”. Un intervento, insomma, che affianca quello dei 'curanti'. “L’intervento di figure come quelle del medical coach diventa un supporto prezioso – spiega il Direttore dell’Ematologia del Policlinico Agostino Cortelezzi - perché il paziente possa ritrovare il suo equilibrio per poter continuare a pianificare e progettare serenamente il proprio futuro”.

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