notizia
11/01 2013
Salute

Dal Policlinico via libera al Social Housing

— di Lino Grossano

ora è necessaria una stretta collaborazione istituzionale per costituire il Fondo

Il CdA della Fondazione Ca’ Granda ha preso oggi atto della sostenibilità economica di un Fondo di Social Housing per finanziare la costruzione del nuovo Policlinico. Per questo ha demandato al Presidente Giancarlo Cesana di inviare ai soci fondatori (Comune di Milano, Regione Lombardia, Ministero della Salute e Arcivescovado) la richiesta di una forte collaborazione istituzionale per l’attuazione del progetto, e per costituire il Fondo necessario a portare avanti l’operazione.

Nel dettaglio, la decisione del CdA tiene conto anche del sostegno di Cassa Depositi e Prestiti, la quale ha confermato che il progetto rientra tra le finalità istituzionali del proprio Fondo Investimento per l’Abitare. Questo Fondo prevede investimenti nel settore dell’edilizia privata sociale con lo scopo di incrementare sul territorio italiano l’offerta di alloggi per la locazione a canone calmierato, e la vendita a prezzi convenzionati per le famiglie che non sono in grado di sostenere l’acquisto alle attuali condizioni del mercato nonostante abbiano un reddito superiore a quello che darebbe diritto all’assegnazione di un alloggio dell’Edilizia Residenziale Pubblica.

Ricostruire un ospedale è già di per sé un’opera sociale; e finanziarlo tramite un Fondo di Social Housing è un’ulteriore opera sociale, poiché consente di rispondere anche all’emergenza abitativa che si è aggravata a causa dell’attuale crisi economica. Va poi considerato che il Policlinico è nel pieno centro di Milano e che la sua riqualificazione (con l’abbattimento già iniziato di alcuni padiglioni e la ricostruzione che ne seguirà) si svolge senza interrompere l’attività sanitaria. Un’impresa che è stata definita “storica”, non solo per la Fondazione Ca’ Granda ma anche per l’intera cittadinanza, dato il caso più unico che raro di un ospedale pubblico che si riqualifica e si ricostruisce senza gravare sulla spesa pubblica.