17/11 2012
Attualità

Porte aperte alla neuropsichiatria infantile per la Giornata Mondiale del fanciullo

— di Lino Grossano

di Antonella Costantino, direttore Unità operativa neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza (UONPIA)

Ci sono bambini che fanno fatica a parlare, a giocare o a correre, che leggono o scrivono con difficoltà anche se sono intelligenti, che non riescono a controllarsi o a stare fermi, ragazzi che si fanno male o che finiscono per far male, che non escono di casa, che smettono di andare a scuola, che non riescono a stare con gli altri. Possono mostrare comportamenti che sono normali ad una certa età o in un certo contesto, ma che non lo sono più in età diverse, soprattutto se interferiscono con la possibilità di crescere, di imparare e di stare con gli altri.

Stiamo parlando dei disturbi neuropsichici dell’età evolutiva, che coinvolgono secondo l’OMS un bambino o adolescente ogni 5, con disturbi molto diversi tra loro che vanno dal disturbo di linguaggio dall’iperattività con deficit di attenzione, dall’autismo alla depressione, dalla dislessia alle malattie neurologiche progressive, dal ritardo mentale all’epilessia, dalla paralisi cerebrale infantile alle sindromi genetiche rare e molti altri. Più del 50% dei disturbi neuropsichici dell’adulto iniziano in età evolutiva, e le patologie psichiatriche e neurologiche hanno oggi un peso maggiore sulla salute della popolazione di quello delle malattie cardiovascolari, eppure la salute mentale è ampiamente trascurata a livello mondiale, in particolare per quanto riguarda servizi e interventi per l’età evolutiva.

Molto invece oggi si può fare per curare i disturbi neuropsichici in età evolutiva, e ancora di più per prevenirli. Lo sviluppo del bambino si intreccia tra genetica, biologia e ambiente. E’ quindi necessario, partendo dalle conoscenze più avanzate nelle neuroscienze, trovare modi per modificare l’ambiente e renderlo un facilitatore dello sviluppo neuropsichico. Distinguere tra i primi segnali di un disturbo e la normale variabilità della crescita può non essere semplice, con il rischio di considerare malattia e curare anche quello che non lo è, o al contrario di intervenire solo a fronte di disturbi consolidati e gravi, quando il margine terapeutico è ormai molto più limitato. Richiede un raccordo stretto tra famiglia, scuola, pediatra di famiglia o medico di medicina generale e specialista. E’ molto importante allora poter capire quali sono i sintomi, cosa si può fare, dove ci si può rivolgere e come si possono prevenire i disturbi.

E’ per questo motivo che, nella Giornata Mondiale sui diritti del fanciullo, la Fondazione Ca’ Granda ha deciso di aprire le porte della nuova e potenziata sede di via Pace dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile alle famiglie, ai bambini, alle scuole, agli operatori sanitari e a tutta la cittadinanza.

Saranno presenti poster, materiali informativi, fotografie, video e momenti interattivi per illustrare i principali disturbi neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza, le attività cliniche e di ricerca del servizio e i Laboratori e Progetti in corso, tra cui la rete delle UONPIA di ASL Milano, i disturbi specifici di apprendimento, il Progetto Adolescenti, parent training e interventi per l’ADHD, il video “mio figlio ha una quattro ruote”, la mostra e i video In-Book, il laboratorio di lettura libri in simboli, la tecnologia per la comunicazione e SMA1, il Progetto Migranti, l’assistenza domiciliare, la Scuola dell’atopia, i laboratori di terapia occupazionale, video e attività del centro diurno piccoli, l’importanza dei fenotipi comportamentali nelle sindromi rare e il Progetto Comunicazione Aumentativa.

Saranno ospitate anche iniziative in atto nelle altre UONPIA milanesi (Niguarda, S. Paolo, Fatebenefratelli, Sacco, S. Carlo, Istituti Clinici di Perfezionamento).