congregazione di carità

La rete dei patrimoni culturali delle istituzioni assistenziali milanesi "Congregazione di Carità"

Il welfare milanese si caratterizza per una molteplicità di istituzioni benefiche, assistenziali e sanitarie di antica fondazione. Molte di esse sono fortemente legate all'Ospedale Maggiore dai tempi più remoti, e furono amministrate congiuntamente dalla "Congregazione di Carità" napoleonica tra 1808 e 1825. Gli enti sono strettamente interconnessi tra loro e in passato hanno condiviso spesso benefattori, amministratori e assistiti. Inoltre possiedono un vasto ed eterogeneo patrimonio culturale costituito da: archivi storici, collezioni bibliografiche, archivi fotografici, patrimoni artistici, raccolte di strumenti scientifici e tecnologici, oggetti e arredi, beni architettonici e paesaggistici, fonti orali, attraverso cui è possibile ricostruire, oltre alla loro storia, quella sociale, politica, economica e artistica del territorio milanese e lombardo. Negli ultimi anni si sono consolidati regolari rapporti di collaborazione tra i diversi Servizi preposti ai patrimoni culturali.
La rete della solidarietà cittadina milanese fra Settecento e Ottocento è stata illustrata dalla mostra "La scienza della carità", presso l'Istituto dei Ciechi nel 2003.


ARCHIVIO STORICO DEL SETTORE POLITICHE SOCIALI - PROVINCIA DI MILANO


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L'Archivio storico del Settore Politiche Sociali, con sede in Viale Piceno, raccoglie la documentazione prodotta dagli enti che hanno prestato assistenza all'infanzia, alle partorienti e agli alienati nel territorio di Milano. Tali competenze, prima dell'Unità d'Italia, erano in capo all'Ospedale Maggiore di Milano. L'Archivio dell'Istituto provinciale protezione e assistenza infanzia (IPPAI) conserva quindi, tra le altre, la testimonianza dell'attività svolta dall'Ospedale Maggiore dalla metà del XV secolo, nonché il lavoro della "Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla Ruota" da esso amministrata tra 1779 e 1865. L'archivio conserva anche parte della documentazione prodotta dalla Federazione milanese dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI).


AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA (ASP) GOLGI-REDAELLI


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L'ASP Golgi-Redaelli di Milano raccoglie l'eredità di circa quaranta istituzioni e confraternite assistenziali sorte già dal medioevo. L'assetto attuale deriva da numerosi mutamenti istituzionali: dalla concentrazione dei "Luoghi Pii Elemosinieri" voluta dall'imperatore Giuseppe II nel 1784, alla riorganizzazione napoleonica, fino alla nascita, nel 1862, della Congregazione di Carità postunitaria, che dal 1937 al 1978 fu sostituita dall'Ente Comunale di Assistenza (ECA). Nel 2003 è avvenuta la trasformazione in Azienda di Servizi alla Persona (ASP), che amministra gli istituti geriatrici intitolati a Piero Redaelli e a Camillo Golgi. Da diversi anni l'Ente promuove il laboratorio di ricerca didattica e formazione storica e interdisciplinare: L’Officina dello Storico


ASP ISTITUTI MILANESI MARTINITT E STELLINE E PIO ALBERGO TRIVULZIO


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L’azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio è il frutto dell’unione di tre istituzioni, cardini dell’assistenza milanese: l’Orfanotrofio maschile dei Martinitt, fondato da san Gerolamo Emiliani nel 1532, l’Orfanotrofio femminile delle Stelline, che prende il nome dallo Spedale della Stella che fu la sua sede per volontà di Maria Teresa d’Austria, il Pio Albergo Trivulzio “La Baggina”, aperto nel 1771 per volontà del principe Antonio Tolomeo Trivulzio, per ospitare gli anziani poveri o malati. I tre istituti presentano un rilevante patrimonio culturale e dal 2009 è inoltre possibile visitare il Museo Martinitt e Stelline.


L'ISTITUTO DEI CIECHI


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L’Istituto dei Ciechi di Milano fu ideato nel 1836 a partire da un progetto di Michele Barozzi, e divenne operante nel 1840 all’interno della Pia Casa d’Industria di San Vincenzo, per trasferirsi nel 1892 nell’attuale sede di via Vivaio, maggiormente idonea a dare un’istruzione adeguata ai ragazzi non vendenti. Nella sua storia l’Istituto ha raccolto un ricco patrimonio culturale e nel 2006 ha inaugurato il Museo Louis Braille..