Angelo Minoretti, Monumento Giovanni Morandi, 1901 - Saronno(VA) |
Francesco Garavaglia e Ambrogio Bolgiani, Edicola Famiglia Sesana, 1921-1923 - Milano Cimitero Monumentale |
Un particolare tipo di beni artistici, direttamente collegati all’Ospedale Maggiore, è
rappresentato dai monumenti funebri dei benefattori collocati in maggioranza al Cimitero
Monumentale di Milano. L’ospedale infatti oltre ad ereditare il patrimonio e gestire i proventi
dei benefattori è stato talvolta gravato anche della manutenzione e, in alcuni casi, della realizzazione
della sepoltura. Oggi l’ente si occupa ancora del mantenimento delle tombe e, in occasione della ricorrenza
del 2 novembre, pone omaggi floreali.
I monumenti funerari, le complesse edicole di famiglia e i colombari hanno spesso un significativo
valore per l’arte lombarda, ad esempio, tra l’ultimo quarto del XIX secolo e gli anni compresi tra le
due guerre mondiali, è stato rilevato un nucleo di vere e proprie opere d’arte create da scultori come
Paul Troubetzkoy, Antonio Labus, Giulio Branca, Achille Alberti, Giannino Castiglioni, e da architetti
quali Luca Beltrami, Augusto Alpago e Gio Ponti. È inoltre interessante, per la storia della tecnica, la
presenza di ritratti antichi in fotoceramica.
La rilevanza delle sepolture è data infine dal loro interesse storico, esse consentono infatti di
raccogliere e verificare diversi dati relativi ai benefattori: quali legami sociali e di parentela,
dati biografici, etc.
Per un approfondimento si rimanda alla pubblicazione I benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano. Storia,
arte, memoria.