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Il "Patrimonio" del Policlinico

L'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano è nato nel 1456, quasi mezzo secolo prima della scoperta dell'America. Nei suoi sei secoli di attività ha accompagnato i milanesi (e non solo) nel loro percorso di cura, ha fatto la storia della medicina e della clinica e ha anticipato diverse innovazioni, rimanendo sempre al passo coi tempi.
La storia dell'Ospedale, in questi 560 anni, si è intrecciata profondamente con le vite dei suoi Benefattori. Tra questi non ci sono solo ricchi industriali o mecenati, ma anche e soprattutto coloro che hanno vissuto il Policlinico ogni giorno: i suoi medici, i pazienti riconoscenti, i cittadini affezionati alla struttura. Tutte queste persone, nei secoli, hanno voluto sostenere in modo concreto l'Ospedale, e lo hanno fatto con donazioni di denaro, apparecchiature mediche, opere d'arte, immobili o terreni agricoli. Per questo la Fondazione Ca' Granda, solo per fare qualche esempio, oggi è il più grande proprietario terriero della Lombardia, custodisce oltre 4mila opere d'arte, e gestisce 1.390 unità immobiliari oltre a 85 milioni di metri quadri di terreni.
Non è semplice gestire con efficienza un patrimonio di questa portata. Per questo l'amministrazione della Fondazione ha voluto ottimizzare i diversi ambiti, in modo da trasformare il semplice 'possesso' dei beni culturali, immobiliari e rurali in un vero e proprio motore capace di sostenere e rilanciare il Policlinico, anche in vista della realizzazione del Nuovo Ospedale.

>> Il patrimonio culturale

La Fondazione custodisce 929 dipinti dei Benefattori, realizzati da artisti come Giovanni Segantini, Carlo Carrà, Mosè Bianchi, Emilio Longoni, e oltre 3.500 sculture. Il suo Archivio ha un valore storico inestimabile: ha registrato ogni dettaglio amministrativo dell'Ospedale dal 1067 ad oggi, senza alcuna interruzione, e conserva ogni segreto del suo passato in circa 3 chilometri di scaffali. Qui ci sono, ad esempio, lettere firmate da Napoleone o da Leopardi, mentre il documento più antico custodito è un papiro egizio del XXIII secolo a.C.. Non vanno poi dimenticate la collezione di strumenti chirurgici antichi o la raccolta di oltre 29mila foto d'epoca, o ancora i circa 150mila volumi di medicina collezionati nei secoli. Nell'area del Policlinico c'è inoltre la Cripta dei Caduti delle Cinque Giornate di Milano, visitabile grazie ai volontari del Touring Club (dati di accesso); tra le altre iniziative di promozione dei Beni Culturali ci sono:

>> Il patrimonio immobiliare

La Fondazione Ca' Granda possiede 1.390 unità immobiliari in 65 stabili, di cui 44 di intera proprietà. Si tratta di oltre 110mila metri quadri abitabili, per un valore di circa 350 milioni di euro.
Per poter gestire al meglio questo patrimonio l'amministrazione ospedaliera ha creato il Fondo Immobiliare Ca’ Granda, nel quale il Policlinico è affiancato da Cassa Depositi e Prestiti e Fondazione Cariplo. Lo scopo del Fondo è duplice: da una parte serve a valorizzare gli immobili, per poter finanziare la costruzione del Nuovo Ospedale Policlinico (link alla pagina del sito); dall'altro vuole ristrutturare una quota degli appartamenti per destinarli all'housing sociale, e quindi venire incontro alle esigenze abitative delle fasce più fragili della popolazione.
Il Policlinico diventa così di fatto il primo esempio di ospedale pubblico in Italia a riqualificare interamente la propria struttura utilizzando fondi propri: dei circa 200 milioni di euro necessari a coprire le spese per la realizzazione del nuovo Ospedale, 105 milioni sono già stati ottenuti vendendo quote del Fondo a Cassa Depositi e Prestiti; gli altri 95 milioni saranno ricavati nei prossimi anni con la valorizzazione e la vendita di una parte degli immobili, a opera della Società di Gestione del Risparmio che gestisce il Fondo stesso.

Tutte le informazioni dettagliate sono disponibili su www.fondocagranda.it e su http://lacuranellanotizia.altervista.org/tag/nuovo-ospedale/

>> Il patrimonio rurale

La Fondazione Ca' Granda Policlinico è proprietaria di un vasto patrimonio rurale, pari a 85 milioni di metri quadri, di cui l’1% edificabile. Su questi terreni sono inoltre presenti quasi 100 cascine, costituite da oltre 2.000 unità immobiliari: il valore complessivo è di circa 600 milioni di euro. Per gestire queste proprietà il Policlinico ha creato la Fondazione Sviluppo Ca’ Granda, ente senza scopo di lucro che ha il compito di valorizzare il patrimonio rurale di modo che l'Ospedale, unico proprietario di tutto il patrimonio, possa utilizzare i ricavi per finanziare la propria ricerca scientifica e sanitaria. Tra i progetti attivi sul patrimonio rurale c'è quello che punta a creare una filiera corta di diversi prodotti alimentari, come riso e latte, che porti cibi certificati a 'marchio Policlinico' non solo sulle tavole dei cittadini in genere, ma anche e soprattutto al letto dei pazienti dell'Ospedale. Su questo progetto sono attivi anche studi scientifici che puntano a certificare la qualità dei prodotti e l'ottimizzazione della filiera, con lo scopo ultimo di migliorare ancora una volta l'assistenza e la cura del paziente al Policlinico.

Maggiori informazioni sul patrimonio rurale sono disponibili su www.fondazionesviluppocagranda.it e su http://lacuranellanotizia.altervista.org/tag/nuovo-ospedale/

>> Abbazia di Mirasole

Nel suo vasto patrimonio rurale, la Fondazione Ca' Granda Policlinico può vantare uno degli edifici storici più apprezzati della Lombardia: l'Abbazia di Mirasole. (continua >>)