La Clinica del Lavoro venne inaugurata nel 1909 per
opera del medico e ricercatore Luigi Devoto, illustre protagonista
della vita scientifica e sociale della Milano di quell'epoca, e grazie
ad una donazione della Municipalità . La clinica è stata il primo Istituto
al mondo per lo studio e la cura delle malattie causate dal lavoro, ed è
stata il modello di iniziative consimili in Europa ed altrove. A coloro che
chiedevano perché si chiamasse Clinica del Lavoro, anziché Clinica dei Lavoratori,
Devoto rispondeva: "perché il malato è il lavoro, ed è questo che deve essere
curato affinché siano prevenute le malattie dei lavoratori". A Luigi Devoto,
sono succeduti i professori Luigi Prete, Enrico Vigliani e Antonio Greco.
La Clinica del Lavoro nacque non a caso a Milano, città che già nei primi anni
del Novecento era all'avanguardia nel mondo nel campo della Medicina del Lavoro. Nel
1902 vi si era tenuto il Congresso Nazionale di Idrologia e Climatologia, in cui si
era deciso di organizzare un Congresso Mondiale dedicato alle malattie dei lavoratori
in occasione dell'esposizione del 1906. L'Expo celebrava infatti il completamento del
Traforo del Sempione: rispetto ai lavori del traforo del San Gottardo di venti anni prima,
erano state notevolmente migliorate sia le tecniche di lavoro che la situazione lavorativa
degli operai, con una grande riduzione degli incidenti, dei morti e delle malattie. In
particolare, la rigorosa campagna di prevenzione attuata dal dottor Giuseppe Volante, aveva
evitato la malattia causata dall'anchilostoma duodenale, che fino ad allora mieteva migliaia
di vittime tra i minatori.